I droni killer nella mostra "No War No Peace" al Mag di Riva
Alla mostra anche fotografie e videointerviste inedite, come quella di Andrea Tomasi alla professoressa Chantal Meloni, che spiega come questi strumenti di morte siano usati in aree geografiche molto vicine a noi, dove però formalmente non ci sono guerre in corso
RIVA DEL GARDA. Non c’è pace dopo la guerra. Di questo parla la mostra "No War No Peace" allestita al Mag (Museo Alto Garda) di Riva del Garda, che verrà inaugurata venerdì 16 alle 18.
Nelle sale al piano terra si potrà fare un “viaggio emozionale” nella storia passata e recente. Si potranno vedere fotografie e videointerviste inedite. Fra queste c’è quella del giornalista Andrea Tomasi alla professoressa Chantal Meloni, docente dell’Università di Milano, che parla dell’utilizzo dei droni killer in aree geografiche molto vicine a noi, dove però formalmente non ci sono guerre in corso.
Diritti umani violati grazie ai droni, in nome delle strategie anti terrorismo. L’Italia – spiega la docente – ha siglato un accordo con gli Stati Uniti per l’uso dei droni armati. Ha concesso l’utilizzo della base di Sigonella, ma formalmente non si sa nulla di questo “contratto” e il governo finora si è appellato al “segreto di Stato”. Intanto però i civili in alcuni Paesi muoiono nell’indifferenza generale.