Successo per la festa della noce del Bleggio 

Cavrasto, interesse per le manifestazione della Confraternita e della Pro Loco con l’Ecomuseo



CAVRASTO. L’inaugurazione del sentiero della noce con passeggiata tra i noceti e incontri con i produttori, a partire dal municipio di Santa Croce, ha aperto la 25ª festa della noce a Cavrasto di Bleggio. Bleggio era in festa in questi giorni per il suo prodotto più tipico, appena entrato da quest’anno nei presidi slow food: la noce. Questo anche se sono passati gli “anni d'oro” del gustoso frutto. L'edizione della festa della noce 2017 è stata un'edizione importante, non tanto per la produzione (calata di un terzo soprattutto nelle parti balle bleggiane) quanto per le manifestazioni di contorno curate dalla Confraternita della Noce bleggiana. «Una volta nelle Esteriori si producevano fino a 1200 quintali, con commercializzazione su tutta l'Italia e rapporti col profondo sud, penisola di Sorrento in primis, quest’anno la situazione è al ribasso ma c’è fiducia, dopo gli anni dell’abbandono e il ritorno dei potenziali produttori» ricorda il presidente Guido Donati. Pur ridotta a un quinto, la produzione tiene e si qualifica, come ha dimostrato il convegno di sabato sera al teatro di Cavrasto, con la partecipazione dei ricercatori della Fondazione Mach di San Michele all’Adige Luca Bianco e Michela Troggio, i giovani locali Nicola Festi, Paolo Baroldi e Matteo Brochetti, il dottor Massimo Monelli, ha visto gli interventi di Valerio Giusti, presidente del Consorzio della Noce Feltrina e la Condotta Slow Food Giudicarie.

La due-giorni di festa della noce bleggiana è vissuta sulle manifestazioni curate dalla Pro Loco in collaborazione con l’Ecomuseo della Judicaria. Anzitutto la visita al palazzo secentesco della famiglia Marani di Cavrasto, il “Palaz”, residenza nobiliare dei Marani tuttora affrescata e dotata di cappella dedicata a San Francesco Saverio. La festa si è conclusa domenica sera con le premiazioni dei concorsi del liquore nocino, i giochi tradizionali e l'estrazione della lotteria che riserva, al primo premio, ben 20 quintali di legna di faggio. Interessante la riproposizione nella piazzetta Marani dei giochi di una volta, proposti dal Museo di San Michele all'Adige accanto all’antico gioco della rana, antesignano del più moderno flipper. (g.ri.)













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