Storo, auguri a Gino Bonetti il “pistore d’autore”

STORO. Per oltre sessant'anni Gino Bonetti, che abita a Cà Rossa di Storo, ha cucinato pane prima a Milano e ora in Valle di Ledro. Prima ancora aggiustava e costruiva biciclette su cerchi in legno....



STORO. Per oltre sessant'anni Gino Bonetti, che abita a Cà Rossa di Storo, ha cucinato pane prima a Milano e ora in Valle di Ledro. Prima ancora aggiustava e costruiva biciclette su cerchi in legno. Nel capoluogo lombardo aveva negozio di “pistoria” (una apprezzata panetteria) lungo Via Cesare Battisti, di fronte al Palazzo di Giustizia. Allora tra i suoi abituali clienti l'avvocato Giuseppe Prisco ai tempi del sedicesimo presidente dell'Inter Ivanoe Fraizzoli, di cui l'avvocato era il suo vice. Oggi, in occasione dei suoi 82 anni (18 gennaio 1936), il popolare “bonet” terrà una rimpatriata da Manuela sul versante lombardo del lago d'Idro. «Saremo una quarantina a festeggiare il mio compleanno», avverte con un po' di magone.

Al momento, al suo forno a Ledro, deviazione per Santa Lucia, di pagnotte ne produce in quantità industriale. Circa cinque quintali al giorno, che poi vengono distribuiti su Riva del Garda, Valle del Chiese e Ledro. «Questo mestiere - parole sue - rischia di scomparire, anche perché le nuove generazioni non lo sanno apprezzare e praticare per gli orari infelici che esso comporta».

Gino Bonetti, originario di Anfo in provincia di Brescia, davanti alla bocca del forno è considerato un artista, come anche nell'impasto, dove le qualità quotidiane che lui sforna oramai non si contano più, talmente sono diverse e apprezzate. Poi come buona parte degli “artisti” il “bonet” si presenta spesso e volentieri un po' trasandato il che, da queste parti, lo rende quasi unico. (a.p.)













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