Sanità nel Chiese, il direttore Bordon incontra i sindaci

STORO. Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Paolo Bordon, e il collega Pier Luigi Gardin si sono incontrati due sere fa con i sindaci del Chiese. Al centro della discussione l'agg...



STORO. Il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Paolo Bordon, e il collega Pier Luigi Gardin si sono incontrati due sere fa con i sindaci del Chiese. Al centro della discussione l'aggregazione funzionale al territorio della Casa della Salute di Storo: la concentrazione dei servizi comporta molti ma e altrettanti forse. Inoltre risulta del tutto decentralizzata rispetto a Condino, prevedendo la presenza di medici per otto ore al giorno. Sembra invece più possibile che alla Casa sanitaria di Via Roma a Condino resteranno ambulatori e servizio infermieristico, il che non soddisfa Claudio Pucci, sindaco di Borgo Chiese, e la sua amministrazione. A certificare quanto dovrebbe avvenire, nell’incontro di ieri l'altro alla biblioteca di Storo, era pure presente Giorgio Butterini, già sindaco di Condino e poi presidente dell'ente Bim del Chiese e ora della Comunità di valle.

Da parte dei colleghi di Pieve di Bono e Prezzo Attilio Maestri, Ketty Pellizzari di Valdaone, Stefano Bagozzi di Castel Condino e Gianni Cimaroli di Bondone sembra prevalere la richiesta e le intenzioni di conoscere meglio la situazione e magari avere più delucidazioni su quanto si andrà a fare. Da “Agire per il Trentino” del consigliere provinciale Claudio Cia, arriva intanto questa precisazione: «Le firme raccolte contano forse di più di quanto Pier Luigi Gardin, direttore del distretto sanitario Centro Sud, va dicendo come anche gli stessi sindacalisti che seguono la vicenda, all’inizio contrari, ora piegati al volere derivante dall’alto».

Mercoledì prossimo è previsto un nuovo incontro al quale dovrebbe partecipare anche personale medico. Sulla questione, comunque, il sindaco di Storo Luca Turinelli fa delle sottolineature. «Circa l'ipotesi di costituzione di una Aft nel Chiese, faccio presente che l'incontro dell'altra sera è stato solo un primo confronto tra amministratori. Nulla è deciso né tantomeno vanno alimentate polemiche che si basano su ipotesi nemmeno allo studio. L'Apss ci ha presentato una proposta che andrà tarata e condivisa con i medici prima di poterne valutare i pregi (che sono stati evidenziati e sono innegabili) ma anche le criticità (che abbiamo fatto presente e che possono essere superate). Pertanto è tutto in divenire e nulla è già deciso, come invece qualcuno si ostina a ripetere». (a.p.)















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