«L’importanza di vivere ora»
Spiazzo rendena. La Stagione “Giudicarie a Teatro”, promossa dalla Comunità di Valle e dal Coordinamento Teatrale Trentino, mette in calendario per sabato 21, alle ore 21, uno spettacolo a Spiazzo...
Spiazzo rendena. La Stagione “Giudicarie a Teatro”, promossa dalla Comunità di Valle e dal Coordinamento Teatrale Trentino, mette in calendario per sabato 21, alle ore 21, uno spettacolo a Spiazzo Rendena, dove sarà in scena Corrado Accordino, autore, regista e interprete del monologo “Così tanta bellezza”, un invito a non lasciarci sfuggire le occasioni di bellezza che quotidianamente accadono intorno a noi. Nell’allestimento dello spettacolo, prodotto da Teatro Binario 7, Corrado Accordino è stato assistito nella regia da Valentina Paiano.
«E’ un’esortazione – scrive l’autore – a vivere il qui e ora, liberandosi dalle strutture. La bellezza di dire ciò che potrebbe essere meglio per sé e per gli altri, di essere sé stessi, la bellezza di guardare alla nostra esistenza con ironia e leggerezza». Protagonista della storia narrata da Accordino è un uomo con una moglie, due figli, un lavoro dignitoso e qualche amico con cui condividere nel fine settimana una piccola trasgressione ma nessun terribile segreto da tenere nascosto. Un uomo qualunque, come chiunque di noi. Insomma, una vita semplice, dove ogni cosa è al suo posto, in un ordine preciso. Ma, anche dietro le più canoniche vite, si nasconde sempre un disagio, una sorpresa e una voglia di cambiare. Così il protagonista, uscendo in una sera come le altre per fare una passeggiata, comincia a far cadere le proprie certezze, a mostrare a sé stesso le ombre che si celano dietro a tutto il suo ordine, a intuire intorno a sé un piccolo mondo di bellezza che aveva smesso di cogliere, di vedere e di immaginare possibile. Lasciarsi sorprendere da questa bellezza ha però delle conseguenze: non si può più tornare indietro. Improvvisamente, tutto pretende un nuovo modo di stare al mondo: perdere le certezze che si sono costruite giorno dopo giorno per darsi il tempo di una nuova verità. Una verità che, una volta avvertita, non si può più tacere. C.L.