L’associazione pescatori non si fonde con l’Alto Chiese
STORO. L'associazione pescatori di Storo, che conta oltre 140 associati, continuerà anche in futuro ad operare autonomamente. L'ipotesi di una eventuale intesa con la “sorellastra” Alto Chiese...
STORO. L'associazione pescatori di Storo, che conta oltre 140 associati, continuerà anche in futuro ad operare autonomamente. L'ipotesi di una eventuale intesa con la “sorellastra” Alto Chiese (altra associazione simile di valle) è stata al momento rispedita al mittente. Ora il sodalizio, che fa riferimento a Basilio Piccinelli e al suo vice Gino Domenico Lucchini, non solo chiude l'attività 2017 con dei buoni numeri, ma ha pure dalla sua qualche altra soddisfazione ancora.
Nel bilancio della stagione sotto tono invece le portate d'acqua lungo canali e derivazioni dove la siccità nel 2017 ha lasciato il segno. A fare la differenza, comunque, è e resta il Rio Lora dove la qualità fario è considerata uno dei fiori all'occhiello dell'associazione. «L'apertura stagionale - avverte Piccinelli -è stata fissata per domenica 4 febbraio, ad esclusione del torrente Sorino, nel quale pescato avverrà la prima domenica di aprile».
Per quanto concerne le manifestazioni nel 2018 saranno due tra aprile e maggio, dentro i laghetti Greggi e Roversella, e qualche altra definita di contorno che riguarderà ragazzini dell’ex cooperativa sociale Bucaneve. Ad affiancare l'azione di Piccinelli i partecipanti all’assemblea hanno indicato quale suo segretario Giulio Beltrami, per anni direttore di più rurali di zona e ora, pur a riposo, vice presidente del Cedis. Beltrami è considerato a tutti gli effetti un buon acquisto non solo per le sue capacità manageriali e disponibilità, ma per la sua comprovata serietà nel fare gruppo.
Il tariffario stagionale è stato fissato in euro 90 per soci trentini mentre per i ragazzi sino a 12 anni la quota annuale sarà di euro 50; 15 euro i permessi giornalieri e un'altro ancora di 55 euro comprendente sole cinque uscite annue. «Sulla presenza e partecipazione degli ospiti, in massima parte lombardi, quella realtà risulta sempre importante», aggiunge e conclude Piccinelli. (a.p.)