stenico 

I migranti provano a fare gli chef 

I corsi di cucina all’Enaip di Tione ormai sono alle battute finali



STENICO. Sono partiti i corsi di cucina per i quattro richiedenti asilo ospiti sul territorio di Stenico, accolti dalla parrocchia di Stenico nella ex canonica di Villa Banale. Si tratta di quattro giovani provenienti dal Sudan, il martoriato stato africano dal quale i giovani hanno voluto e potuto fuggire sottraendosi alla carneficina. Per questo uno dei quattro ha già ottenuto asilo politico, gli altri tre sono in attesa dell’esame di merito.

Si tratta di Akere, Collins, Franck ed Hector, tutti in attesa di un qualche lavoro. O una “prima” occupazione.

In questo senso qualcuno ha già ottenuto qualche risultato, grazie all’impegno dei volontari del Banale: uno in un albergo di Andalo, un altro un lavoro precario a Molveno, un terzo a Ronzo Chienis. Ora però un’occupazione i 4 migranti di Villa ce l’hanno: l’orto avuto in prestito da un vicino di Villa. Nell’orto lavorano quotidianamente, seguiti dai volontari guidati da Pierluigi Zambanini e altri di Stenico.

Il comune di Stenico si è attivato con l’Enaip di Tione per organizzare un corso base di cucina per i profughi, durata 12 ore. Il programma prevede nozioni basilari di sicurezza sul lavoro, corretto uso degli utensili e laboratorio di cucina, quindi una serie di lezioni sui piatti, conservazione derrate e salubre consumo: «Un’iniziativa volta a trasmettere le competenze necessarie per affrontare l’inserimento in ambito ristorativo».

Il corso di cucina è ormai alle ultime battute, con generale soddisfazione di insegnanti e discenti. (g.ri.)













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