Vanzo: «Dalpalù crea solo livore»
La delegata all’arredo urbano replica alla consigliera sui vasi di fiori
CAVALESE. Non è piaciuta per nulla all’albergatrice Ingrid Vanzo e delegata all’arredo urbano del comune di Cavalese l’interrogazione della consigliera Bruna Dalpalù, pubblicata dal Trentino giovedì scorso, sul presunto intralcio alla viabilità nella piazza dei Frati a Cavalese e così replica piccata.
«Signora lo si dice a tutte, ma Bruna Dalpalù, consigliera di opposizione del Comune di Cavalese e interrogante sui vasi di fiori esposti improvvisamente e in sfregio alle regole della viabilità, davanti alla porta di ingresso dell’hotel e ristorante la Stua - attacca Vanzo - fortunatamente lo si dice solo ad una. E’ per ragioni diverse che cercherò di spiegare lo stupore delle sue performance di amministratrice. La prima: da più di trent’anni lei vive percependo lo stipendio che arriva da un settore del ramo turistico quindi lei, cosciente di questo e nel rispetto delle sue convinzioni dei mali provocati dal turismo, avrebbe dovuto ringraziare e trovare un impiego più idoneo e più consono alla sua coscienza e alle sue radicali convinzioni, in altro settore. La seconda: in un qualsiasi paese ad economia turistica dell’arco alpino, una sua simile per ruolo e amministratrice, si sarebbe preoccupata interrogando l’assessore alla viabilità, non tanto dell’invasione sulla pubblica via delle margherite espose alla porta di ingresso di un albergo, ma della difesa e sicurezza degli avventori di quel albergo, richiedendo la chiusura al traffico sulla arteria o regolamentandolo sottraendo il più possibile di area veicolare alla stessa strada. La terza: lei si preoccupa di quattro soldi per pochi decimetri di occupazione (tutta da verificare) e non vede e non considera e non percepisce che ciò che dovrebbe interessare alla pubblica amministrazione è la produzione di Pil, di fatturato che genera imposte e che, dette imposte in parte, sono il sostegno delle comunità. Si preoccupi di sollecitare produzione, presenze, attività, generi entusiasmo invece che livore. Un saggio amministratore si preoccupa di far crescere la sua comunità non di istigarla all'odio che si legge nelle interviste e nei contenuti delle Sue interrogazioni». ( l.ch.)