Val di Fassa, branco di lupi "frequenta" i centri abitati, Fugatti chiede il via libera alla cattura
Il caso discusso oggi nella riunione del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza
TRENTO. «Dalla riunione odierna del Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza è emerso che la presenza di un branco di lupi in val di Fassa, molto confidente verso l'uomo, può rappresentare un problema per la sicurezza delle persone. È la prima volta che il Commissario del governo e il rappresentante di Ispra accostano alla presenza del lupo in Trentino la questione dell'incolumità delle persone, siano esse residenti o turisti». Così il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, sul tavolo di lavoro convocato oggi pomeriggio presso la sede del Commissariato del governo di Trento.
«Attendo ora - ha aggiunto Fugatti - che il prefetto Sandro Lombardi invii il verbale della seduta, con una comunicazione ufficiale, così da procedere con la richiesta, che recapiteremo al ministero dell'Ambiente, di operare in deroga alle attuali normative e procedere al prelievo, in particolare la cattura, degli esemplari che più volte in passato sono entrati nel centri abitati della val di Fassa. Questi esemplari si sono spinti fin nei giardini delle abitazioni private o nei parchi giochi, frequenti in quel momento da adulti e bambini».
«Condivido le preoccupazioni del mondo agricolo e degli allevatori in particolare. Le nostre risorse dovrebbe essere rivolte a investimenti nelle aziende per aumentarne la competitività e non in recinzioni dall'efficacia limitata», ha aggiunto l'assessora provinciale all'agricoltura, foreste, caccia e pesca, Giulia Zanotelli.