caSTELLO DI FIEMME 

Una passeggiata tra le leggende 

Letture di Bruno Vanzo lungo il cammino nella zona del Doss Zelor 



CASTELLO DI FIEMME. Era in programma venerdì scorso, ma un forte temporale ha obbligato gli organizzatori a rinviare il tutto alle 21 di oggi con ritrovo davanti al campo tennis di via Dolomiti. Si tratta di una iniziativa promossa, per la prima volta, nel corso dell’estate 2017 dall’associazione culturale “La Bifora” di Castello con la collaborazione dei vigili del fuoco e del Comitato manifestazioni locali, evento che ha riscosso un successo di partecipazione e interesse da parte di ospiti e valligiani. L’evento è legato ad una zona, quella di Doss Zelor, area archeologica nella quale sono stati rinvenuti insediamenti abitativi del I-V sec. d.C., un luogo doppiamente tutelato per il patrimonio archeologico e per il particolare interesse naturalistico.

Nel 2014 Doss Zelor è stato riconosciuto quale Zona Speciale di conservazione dell’Unione Europea e ora è arricchito dal percorso didattico recentemente allestito a cura dell’amministrazione comunale, percorso che si snoda ad anello e lungo il quale sono state collocate le “finestre nel tempo”. Nel corso di quest’anno il percorso sarà arricchito con il posizionamento di recinzioni tradizionali in legno.

Bruno Vanzo, attore e regista che opera in Trentino, racconterà alcune delle più belle e conosciute leggende su Castello e la val di Fiemme, alcune delle quali tratte dalle pubblicazioni del maestro Candido Degiampietro. Al termine Elena di “Sentieri in compagnia” darà informazioni sul sito di Doss Zelor con visita ai resti di una “abitazione”. La passeggiata sarà allietata dalle fisarmoniche di tre giovanissimi musicisti con corteo che verrà preceduto da 2 giovani in costume tipico che guideranno i partecipanti lungo il percorso illuminato da torce romane. Al termine della passeggiata il Comitato Manifestazioni offrirà un piccolo rinfresco potrà essere ritirata gratuitamente la guida al percorso “Finestre nel tempo al Doss Zelor” di Sonia Cian e Stefano Cavagna pubblicato nel corso del 2017.(gp.c)













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