Sitc, quasi 6 milioni di utile e addio alla vecchia funivia
Nel 2019 l’impianto Pecol - Col dei Rossi sarà sostituito. Il presidente Dezulian: «Insieme all’Apt lavoriamo sui mercati esteri: ritorno dei russi e qualche cinese»
CANAZEI. Bilancio in salute per la Società Incremento Turistico Canazei (Sitc) che ha tenuto l’assemblea annuale dei soci. L’utile per il 2017 è di 5 milioni 987mila euro, in crescita rispetto all’anno precedente (+853mila euro in valore assoluto). E’ l’inverno a dare una marcia in più all’economia del più grande gruppo impiantistico della Valle di Fassa ma anche l’estate, calda e asciutta, ha favorito i passaggi sugli impianti (19 per cento del totale). «Per l’immediato futuro – spiega Daniele Dezulian, presidente del Consorzio impianti Val di Fassa e Carezza - prevediamo la sostituzione della vecchia funivia Pecol – Col dei Rossi (realizzata nel 1979) con un nuovo impianto che sarà pronto per il dicembre 2019». Continua l’iter amministrativo per la realizzazione di un bacino di raccolta acqua destinato all’innevamento programmato. Il Comune di Canazei ha già votato la variante al piano regolatore. Ora si attendono le risposte della Provincia e il secondo passaggio in consiglio comunale. C’è poi da completare il percorso di Valutazione impatto ambientale (Via). Il nuovo manufatto quindi dovrà attendere i tempi amministrativi e non sarà realizzato per la prossima stagione. Gli impiantisti ovviamente sperano in un inverno simile a quello appena trascorso che ha permesso di aprire le piste già a fine novembre senza innevamenti forzati come quelli dell’inverno 2016/2017. Comunque la tendenza generale è quella di realizzare bacini di raccolta utili per innevare le piste quando le temperature autunnali lo permettono.
Nei primi quattro mesi del 2017 sono stati rilevati sette milioni di passaggi, dato in linea con i periodi precedenti. Il 58 per cento della clientela è italiana mentre la parte rimanente è composta da germanici, cechi, polacchi, scandinavi e danesi. «Insieme all’Apt di Fassa lavoriamo sempre sui mercati esteri ma la maggioranza dei clienti rimane ancora italiana» commenta Daniele Dezulian. «Con soddisfazione abbiamo rilevato un ritorno dei turisti russi. L’Oriente è ancora lontano anche se qualche gruppo cinese si è visto sulle piste». Cresce la concorrenza straniera? «Siamo consapevoli della concorrenza non solo delle stazioni sciistiche dell’arco alpino ma anche delle aree emergenti nell’Est e in Cina. Per questo continuiamo a investire ma siamo anche ottimisti. Il nostro punto di forza è costituito dal paesaggio quindi – conclude Dezulian – rimarremo sempre attrattivi. Probabilmente gli stranieri impareranno a sciare nei loro paesi ma cercheranno comunque una vacanza bianca tra le Dolomiti». Cambiamenti climatici, crisi internazionali e concorrenza sono le variabili da tenere sotto controllo. La risposta sta nell’aggiornare le strutture per poter mantenere le attuali quote di una torta (il numero degli sciatori) sostanzialmente statico. Per questo è stata realizzata nel 2015 la funivia Alba Col dei Rossi e quest’anno l’ammodernamento dell’area del Ciampac.
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