Panchià, il grosso masso  non minaccia più le case 

L’operazione per farlo brillare è parte del piano urgente di messa in sicurezza predisposto dal Comune dopo la frana di agosto sul versante della Roa Grana


di Luciano Chinetti


PANCHIÀ. Si è concluso il laborioso intervento di messa in sicurezza del versante franoso della “Roa Grana”, a nord di Panchià, dove nella serata del 9 agosto scorso si era verificata una imponente colata detritica. In seguito all’evento il sindaco, coadiuvato dai vigili del fuoco e da numerosi consiglieri comunali che hanno prestato la loro opera, aveva ordinato l’evacuazione precauzionale di una cinquantina di persone, prontamente ricoverate nella ex scuola elementare e in alcune strutture alberghiere per trascorrere la notte al coperto.

Preso atto che complessivamente le opere di contenimento già presenti avevano adempiuto alla loro funzione, l’amministrazione comunale ha preferito comunque aumentare ulteriormente le misure di sicurezza passive.

Con l’assistenza dell’ingegner Alessandro Pederiva, come sottolinea il sindaco di Panchià Giuseppe Zorzi, è stato quindi predisposto un progetto di intervento di somma urgenza per la costruzione di una scogliera, il rinforzo di alcune briglie contenitive e per finire per l’intervento, il più spettacolare, per il brillamento di un grosso masso già precedentemente imbrigliato, così da scongiurare definitivamente qualsiasi minaccia. Alle 11.30 esatte del 24 novembre (come previsto da una riunione con tutti i soggetti coinvolti) un gran botto ha destato un po’ di sorpresa negli abitanti di Panchià. L’operazione infatti, tranne che alle forze dell’ordine e con regolare ordinanza affissa all’albo comunale, era stata resa nota solo ad alcuni cittadini prudenzialmente evacuati per un paio d’ore. Tutto questo per evitare che qualche curioso si avventurasse pericolosamente vicino al punto dello scoppio. Peraltro grazie alla sempre preziosa collaborazione dei vigili del fuoco di Panchià, guidati dal comandante Michele Varesco, tutte le vie di accesso erano presidiate e tutto si è potuto svolgere con la massima tranquillità anche delle ditte che hanno materialmente svolto il lavoro. Da oggi quindi Panchià non ha più la minaccia di un grosso masso sopra la propria testa e tutti possono dormire sonni più tranquilli.















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