Il nuovo ospedale animerà il dibattito in consiglio
Convocato a Cavalese il 16. La maggioranza porta in discussione due mozioni, mentre l’opposizione con Dalpalù chiede spiegazioni sullo scarso utilizzo della risonanza magnetica
Cavalese. Nel prossimo consiglio comunale di Cavalese, fissato per le 18 di lunedì 16, l’argomento principale sarà il progetto del nuovo ospedale. Con due mozioni della maggioranza e una delle opposizioni, firmata da Bruna Dalpalù. La consigliera portava l’attenzione sul funzionamento della risonanza magnetica. Ma la mozione è saltata e il fatto ha suscitato le ire dell’associazione “Fiemme giù le mani dall’ospedale “ che ha inviato al Trentino una vibrata nota di protesta.
L’intervento
«Grande delusione da parte del direttivo dell'associazione “Fiemme - giù le mani dall'ospedale” presente al consiglio comunale di Cavalese per il comportamento della maggioranza a riguardo di un argomento assai delicato e importante. Durante il consiglio appunto – si legge nella nota - avrebbe dovuto essere letta e discussa la mozione riguardante il parziale funzionamento della nuova risonanza magnetica sostituita nella primavera scorsa e usata soltanto 2 giorni a settimana contro i 5 previsti. Una presa in giro, data in prima battuta dal non voler inserire l'argomento in quanto sconosciuto ai più, però poi vista l'insistenza della proponente Dalpalù, arrivava attraverso messaggio la conferma da parte della presidente del Consiglio Maria Elena Gianmoena (consultatasi intanto col sindaco) che la mozione sarebbe stata letta e discussa successivamente alle interrogazioni e quindi all'interno del Consiglio stesso».
Ostruzionismo
«Ma il sindaco e la presidente si rimangiano la parole e dopo ampia discussione decidono di permetterne la lettura ma non la discussione - scrivono ancora -, adducendo come scusa che la stessa fosse stata presentata a convocazione del consiglio appena protocollato. Chiaramente visto l'ostruzionismo non viene letta. Questa è la dimostrazione del totale menefreghismo e disinteresse nei confronti dei cittadini che necessitano dell'utilità della risonanza, si è preferito dare la precedenza a motivazioni palesemente discutibili a fronte di un servizio di vitale importanza che a causa delle lunghe attese obbliga gli utenti a doversi spostare per forza verso Trento o valli limitrofe con notevoli disagi se si tratta soprattutto di persone anziane, ma ancor di più con una stagione invernale alle porte e l'afflusso di turisti che ben sappiamo arrivano nelle nostre valli. Un comportamento davvero inaccettabile e vergognoso». L.CH.