CAVALESE. Si chiama “neve programmata” ed è il frutto del mix azzeccato di acqua, freddo e umidità, “sparata” sulle piste dai cannoni. È diventata il toccasana negli inverni del nuovo Millennio con carestia di neve naturale. Ed è una neve, dal fondo compatto e liscio, che si deteriora meno velocemente e che permette agli appassionati sciatori di godersi chilometri e chilometri di piste. Come succede in queste prime settimane d’inverno nelle zone boscose delle Ski Area coinvolte nel Consorzio Fiemme - Obereggen (Cermis, Latemar e Bellamonte): «Tutte le piste sono in condizioni ottimali - spiega il nuovo direttore dell’Apt val di Fiemme, Giancarlo Cescatti - e sono gradite da tutti i nostri ospiti. La neve programmata permette agli impiantisti di garantire un eccellente prodotto turistico. E non solo: bisogna anche sfatare il preconcetto che è più pericolosa rispetto alla neve naturale. Non è suffragato da alcun dato statistico».

Le vacanze natalizie stanno andando in archivio e la soddisfazione degli impiantisti e degli albergatori stessi è palpabile. Come pure quella dei tantissimi turisti italiani, che in questo periodo fanno la voce del padrone sulle nevi fiemmesi. «Non abbiamo ancora dati ufficiali per dicembre - spiega ancora Cescatti dalla sua postazione di comando in Apt- ma posso dire che la presenza dei nostri connazionali è sempre importante, con una buona presenza anche di turisti dell’estero, soprattutto Russia, Polonia e Benelux».

Fra i turisti sta sempre più prendendo piede la “Fiemme emotion card”: «Durante la stagione invernale i numeri si fanno soprattutto con gli appassionati di sci, non con quelli delle ciaspole - conclude il direttore Cescatti - ma esse rimangono un interessante integrazione dell’offerta turistica in val di Fiemme. Noi proponiamo numerose attività alla scoperta dei nostri boschi con passeggiate, ciaspole e sono partecipate. Gli ospiti gradiscono molto le nostre offerte della val di Fiemme grazie soprattutto agli sforzi dei nostri impiantisti». (n.f.)