Cavalese, il ristorante Le Rais porta in tavola l’inclusione sociale. Via alla raccolta di fondi online
Impiegati anche lavoratori in condizioni di fragilità o con disabilità. Ricompense del crowdfounding un pasto goumet dello chef stellato Alessandro Gilmozzi e una cena "teatralizzata" con l'attore Alessandro Arici. Attenzione alla buona tavola e alla convivialità
CAVALESE. Al via la campagna di crowdfunding lanciata dalla cooperativa sociale Le Rais, attiva in val di Fiemme e in val di Fassa, che a settembre ha preso in gestione l'albergo Stella di Cavalese. Appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, aprirà, in veste completamente rinnovata, anche il ristorante dell'hotel, che si chiamerà "Le Rais - I sapori della diversità".
Al suo interno verranno infatti impiegati lavoratori in condizioni di fragilità o con disabilità, che costituiranno circa il 40% dello staff. Proprio per portare a termine una serie di lavori e ultimare l'acquisto di alcune attrezzature, gli 11 soci della coop hanno lanciato una raccolta fondi - disponibile al link https://www.produzionidalbasso.com/project/ristorante-le-rais-i- sapori-della-diversita/ - per raggiungere la somma di 20.000 euro.
La campagna si chiuderà il 31 gennaio e prevede, come di consueto per queste iniziative, una serie di ricompense: tra queste, grazie alla collaborazione fornita a titolo gratuito dallo chef stellato Alessandro Gilmozzi e dall'attore Alessandro Arici, un buono per una cena gourmet e uno per una cena "teatralizzata".
"Con questo progetto vogliamo unire i valori dell'inclusione sociale e della diversità come ricchezza al gusto della buona tavola e della convivialità", spiega il presidente della cooperativa Federico Comini. "Donare e finanziare il nostro progetto non vuol dire finanziare solo noi ma tutto un ecosistema sostenibile che ruota intorno al ristorante". Dai sottopiatti alle materie prime, infatti, tutto sarà a filiera corta o legato ad altri progetti di ecosostenibilità e inclusione.
"Abbiamo già avviato alcune collaborazioni: avremo la pasta di Felicetti per i nostri primi, la trota allevata a Predazzo, alcune delle bevande saranno invece di Comunità Frizzante di Rovereto. Adotteremo questo modus operandi anche sul cibo: i sottopiatti sono di una coop friulana che lavora le ceramiche e svolge attività di reinserimento lavorativo per persone con bisogni particolari, mentre i tavoli saranno prodotti da Fiemme 3000 utilizzando il legno degli schianti di Vaia", aggiunge il consigliere Alessandro Ceol, coordinatore dell'area Convitti.