A Cavalese opere di 16 artisti riportano la vita in tabià e vòlti 

Cavalese. Un bel gruppo di artisti, accompagnati da numerosi cittadini, hanno dato vita domenica pomeriggio a Cavalese alla bella e significativa manifestazione “Rispetto”. Si è trattato dell’avvio...



Cavalese. Un bel gruppo di artisti, accompagnati da numerosi cittadini, hanno dato vita domenica pomeriggio a Cavalese alla bella e significativa manifestazione “Rispetto”. Si è trattato dell’avvio del progetto di valorizzazione dei vòlti, delle botteghe, tabià e porteghi di “Zo par vila”, che attraverso l’esposizione delle opere di 16 artisti torneranno a rivivere e a rivitalizzarsi come un tempo quando quei luoghi erano delle botteghe e piccole attività commerciali e animavano la storica piazza Ress, la via Regolani, piazzetta Nando e via Cavallaia. L’inaugurazione della mostra è iniziata in piazza Ress con l’intervento del presidente del Centro d’Arte Contemporanea Lionello Vanzo, che ha ringraziato gli artisti e i proprietari degli avvolti. «Abbiamo voluto valorizzare queste antiche contrade che gravitano attorno a piazza Ress - ha detto - senza preoccuparci di garantire la presenza di custodi. Il progetto indaga ed esplora il comportamento dell’uomo contemporaneo e intende sensibilizzare ad un atteggiamento di civismo e di responsabilità».

Parole di condivisione e di sostegno all’iniziativa le ha pronunciate poi il sindaco Silvano Welponer, affiancato dall’assessora alla cultura Ornella Vanzo e dal direttore del Centro d’arte Elio Vanzo. Welponer ha ringraziato in particolare Lionello Vanzo per l’idea e il coraggio che ha avuto nel portare avanti questa iniziativa, che valorizza Cavalese nel proporre nuovi modelli culturali e nuove esperienze.

Poi tutti in visita alle botteghe e ai tabià ed anche agli avvolti dell’ex caseificio e a quelli del municipio dove erano esposte le opere degli artisti, alcuni dei quali molti conosciuti, come la professoressa Maria Pia Desilvestro di Moena, Pierluigi Orler e Mariano Vassellai. L.CH.













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