la storia

Dal Trentino in Uganda per vincere lo scudetto

Stefano Mazengo Loro gioca a calcio nel club della capitale ugandese. I tifosi avversari lo prendono di mira: “Ma contro di me non è vero razzismo”



TRENTO. Più che un immigrato italiano in Africa è un giramondo, un ventisettenne originario del Trentino (che ha vissuto anche a Padova, a Montagnana) che fin da bambino è stato abituato alla scoperta di posti nuovi e di nuove persone, prima per seguire i genitori in Uganda, dove si è trasferito a 11 anni, poi per gli studi universitari in mezza Europa, facendo successivamente rientro nella sua casa africana.

Un cittadino del mondo, dunque, e come tale abituato a fare continuamente i conti con il processo di integrazione. Ecco perché non si sente affatto vittima di razzismo quando riceve qualche insulto mentre calca di campi di calcio ugandesi. Stefano Mazengo Loro, infatti, ha la passione per il pallone: è il primo calciatore italiano a giocare nella super League d'Uganda, il massimo campionato calcistico dello Stato centrafricano. In piccola parte rivive l’esperienza cui sono costretti molti immigrati africani che vengono in Italia. “Ho sentito qualche tornatene a casa e alcune offese via social per il colore della mia pelle. Però non insultano solo me, quindi non vorrei parlare proprio di razzismo”, le parole di Stefano.

 

L’italiano milita nella Kampala City Council (Kcca), il club della capitale ugandese, e il suo sogno è di vincere il campionato. In passato, durante le sue esperienze all’estero per studiare, ha giocato in club spagnoli, olandesi, inglesi e anche nell’Hellas Verona.

La madre, figlia di una coppia di medici che dall’Italia si era trasferita in Africa, è di origini africane. L’Uganda è casa sua.













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