Coronavirus, altolà dei sindacati sulla scuola "a doppio turno"
Cisl e Uil mandano un messaggio chiaro alla Provincia: "Se questa è la strada bisogna fare nuove assunzioni" (foto tema Ansa)
TRENTO. Altolà dei sindacati sull'ipotesi di una scuola " a doppio turno", con metà classe che per una settimana va a scuola e l’altra metà che segue le lezioni a distanza. Una proposta organizzativa di ripartenza a settembre a cui la Provincia sta lavorando.
E' proprio sull’approccio che le visioni della Provincia e dei rappresentanti dei docenti divergono. «La via maestra - sottolinea Pietro Di Fiore della Uil - sarebbe quella di garantire a tutti gli studenti la possibilità di seguire in classe le lezioni. Se questo non è possibile con le attuali dotazioni di organico, certo non si può chiedere di lavorare il doppio ai docenti e quindi l’unica strada sarebbe quella di investire sulle risorse umane e trovare il modo di aumentare gli organici".
Parla di «totale assenza di confronto» con i sindacati Stefania Galli della Cisl. Che poi scende più nel merito: «La riorganizzazione in doppi turni fatta a costo zero è praticamente impossibile. Senza un aumento di docenti come si fa? Vorrei dire molto chiaramente - conclude Galli - che un conto è organizzarsi per un’emergenza che durerà due o tre mesi, ma pensare di impostare un intero anno scolastico sulle attuali basi, anche informatiche, è impensabile».