il caso  internazionale

«Chico Forti spostato in un carcere Usa per i detenuti in attesa di trasferimento»

Lo dice la Farnesina smentendo che il ritorno in Italia del trentino sia bloccato per lo smarrimento di alcune carte

LA VIDEOSCHEDA La vicenda Chico Forti



TRENTO. “Con riferimento ad alcuni articoli comparsi nella giornata odierna su alcune testate nazionali in relazione al caso del trasferimento dagli Stati Uniti all’Italia del connazionale detenuto Enrico Forti, si ritiene utile chiarire che non risulta alcuno “smarrimento” di documentazione”.

Lo precisa la Farnesina in una nota. “Quella relativa al trasferimento in Italia del signor Forti – prosegue la nota – è una procedura complessa che vede coinvolte diverse amministrazioni degli Stati Uniti, in particolare lo Stato della Florida e il Dipartimento della Giustizia federale degli Stati Uniti.

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Da parte italiana, in questa fase il ministero della Giustizia italiano segue direttamente la fase del trasferimento. Contestualmente l’ambasciata italiana a Washington e la Farnesina seguono gli sviluppi del caso.

In particolare il ministro Di Maio ne ha discusso più volte con il segretario di Stato, Antony Blinken. Nel frattempo - conclude la nota - lo Stato della Florida ha di recente trasferito il signor Forti in un penitenziario utilizzato per i detenuti in attesa di trasferimento."

Con questa nota la Fernesina smentisce la notizia pubblica dal quotidiano Libero per il quale il trasferimento del trentino Chico Forti sarebbe stato bloccato dallo smarrimento delle carte necessarie.













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