C'è carenza di raccoglitori: appello dei contadini altoatesini ai disoccupati
L'Unione agricoltori Bauernbund ha creato una piattaforma di reclutamento online, tramite la Borsa lavoro della Provincia di Bolzano
BOLZANO. La carenza di lavoratori agricoli, causata dell'emergenza coronavirus, si fa sentire in molte zone d'Europa. In Austria è stato così istituito una sorta di 'ponte aereo' con i raccoglitori dalla Romania.
Anche in Alto Adige gli agricoltori si dicono molto preoccupati per la mancanza di mano d'opera. «Tra poche settimane inizia il lavoro nei campi», spiega Michael Bradlwarter, presidente dell'Associazione Contadini di Bolzano. Nei frutteti va infatti effettuato il diradamento dei frutteti e nei vigneti i cosiddetti lavori fogliari, entrambi indispensabili per garantire una buona qualità della raccolta in autunno. A causa dei blocchi per il coronavirus mancano gli stagionali dalla Romania e dalla Polonia che in questi anni hanno lavorato nei campi in Alto Adige. Per fare fronte a questa situazione l'Unione agricoltori Bauernbund ha organizzato una piattaforma online, tramite la Borsa lavoro della Provincia di Bolzano, per reclutare lavoratori agricoli in Italia. Le aziende possono selezionare proprio quei candidati che hanno le competenze necessarie.
«Un'assoluta novità è proprio quella riguardante l'accesso diretto alle offerte nel settore agricolo», spiega Stefan Luther, direttore della Ripartizione lavoro della Provincia di Bolzano. In questa profonda crisi occupazionale causata dal lockdown - è convinto Bradlwarter - «ci sono di certo molti altoatesini che lavoravano negli alberghi che ora sono in cerca di lavoro. Chi ha sempre lavorato sicuramente non vuole stare con le mani in mano». L'invito è rivolto anche a disoccupati nel resto del territorio nazionale. «Credo - aggiunge - che non pochi quest'anno faranno fatica a trovare lavoro, con la stagione turistica che ormai è quasi andata». Secondo il presidente dei contadini bolzanini, «si può imparare tutto. Non è detto che chi finora ha lavorato nel settore turistico non possa lavorare nel settore agricolo. Potrebbe anche essere una bella chance».
Bradlwarter evidenzia un altro aspetto: «Non ci sono problemi di lingua. In questo modo poi i soldi resterebbero in Italia». La paga - secondo le qualifiche - ammonta da 7 a 12 euro netti all'ora. L'Austria ha invece scelto un'altra strada. Mercoledì pomeriggio è atterrato a Innsbruck un Aribus A320 della compagnia Laudamotion, proveniente da Cluj Napoca. In aeroporto i 120 lavoratori agricoli sono stati sottoposti a tampone e termoscan. Ad attenderli c'erano alcuni agricoltori con dei pullman. Sono destinati soprattutto ad aziende ortofrutticole in Tirolo e Carinzia. Già durante la quarantena di due settimane potranno lavorare, ma non dovranno lasciare le aziende.