Brennero: boom di auto in transito, ma calo dei tir
La preoccupazione di Baumgartner (Anita): «Potrebbe preludere a una recessione per il 2023. Contro gli intasamenti permettere la circolazione anche di notte e abolire il doppio pedaggio notturno in Austria»
BOLZANO. I dati relativi ai volumi di traffico dei veicoli pesanti in transito nel Tirolo nel 2022 attraverso il Brennero hanno evidenziato numeri sostanzialmente invariati rispetto al 2021, con riduzioni fino al 10% mensile nell'ultimo quadrimestre dell'anno.
Dopo un calo nell'anno pandemico 2020 del 5,7%, il volume di traffico aveva fatto registrare una rilevante ripresa nel 2021, per poi fermarsi nel 2022 allo stesso livello senza alcun incremento sostanziale.
"Ciò significa che la produzione italiana si è fermata ed è preoccupante il calo registrato nell'ultimo quadrimestre, che potrebbe preludere a una recessione per il 2023," ha dichiarato preoccupato il Presidente di Anita Thomas Baumgartner.
Mentre il traffico pesante diminuisce nel 2022 il traffico leggero in entrata e uscita al Brennero ha registrato un forte aumento del 64%, grazie soprattutto alla ripartenza del turismo. Rispetto ai 2,4 milioni di mezzi pesanti al Brennero sono infatti transitati quasi 11 milioni di mezzi leggeri.
"Se si vuole parlare di saturazione del corridoio del Brennero occorre considerare anche il traffico di veicoli leggeri che sono quattro volte tanto il traffico pesante e si concentrano per lo più nei periodi feriali e nei fine settimana. Un eventuale sistema a slot per gestire il traffico lanciato del Presidente della Provincia di Bolzano dovrà prendere in considerazione anche questi traffici che sono la causa principale dei conosciuti intasamenti e incolonnamenti," fa presente Baumgartner.
"Per evitare intasamenti di tir basterebbe permettere la circolazione anche di notte e abolire il doppio pedaggio notturno sul versante austriaco dell'autostrada del Brennero tra il confine italiano e Innsbruck, senza prevedere nessun sistema di slot, o almeno prima di inventare sistemi farraginosi e costosi occorre rimuovere le cause di eventuali intasamenti o sovraccarichi dell'infrastruttura", prosegue il Presidente di Anita.
Anita e le altre associazioni di categoria hanno richiesto al Ministro Salvini di adoperarsi quanto prima per aprire la procedura di infrazione alle normative comunitarie verso l'Austria che da anni "in modo protezionistico e discriminatorio" - si legge in una nota - impedisce l'interscambio di merce tra l'Italia e il nord Europa con enormi danni per la propria economia, mentre esclude dalle limitazioni tutti i traffici di origine o destinazione del Tirolo.