Serata per Chico, quante emozioni
Arco. È stata una serata benefica fortemente partecipata e densa di contenuti e di valore morale quella organizzata venerdì al ristorante “California” di Prabi dall’“L’Onda di Chico”, l’associazione...
Arco. È stata una serata benefica fortemente partecipata e densa di contenuti e di valore morale quella organizzata venerdì al ristorante “California” di Prabi dall’“L’Onda di Chico”, l’associazione che in tutta Italia sostiene e favorisce l’organizzazione di eventi pubblici per tenere alta l’attenzione sulla vicenda umana, prima ancora che giuridica, di Chico Forti, l’imprenditore e campione di vela trentino, rinchiuso nelle carceri di massima sicurezza della Florida da ventidue anni.
Circa una sessantina le persone presenti, tra le quali Gianni Forti, zio di Chico, con la compagna Wilma, oltre a numerosi rappresentanti di diverse zone della provincia.
La cena è stata aperta da due messaggi che Chico Forti ha inviato dal penitenziario, in cui oltre a ringraziare gli amici della Busa per il sostegno, ha voluto raccontare alcuni aneddoti della sua vita nell’Alto Garda, a cui è seguita la lettura di un messaggio del sindaco di Arco Alessandro Betta, trattenuto dal consiglio comunale, che ha auspicato una felice soluzione della situazione giudiziaria di Forti.
L’iter avviato diversi mesi or sono per il rientro di Chico in patria viene seguito passo dopo passo dall’ambasciatore italiano negli Usa Armando Verricchio; anche il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, onorevole Riccardo Fraccaro, incontrato a Trento venerdì da Gianni Forti in occasione di una conferenza del Coni, ha «comunicato di essere in costante contatto con l’ambasciatore Varricchio, che si sta occupando di raggiungere un accordo con il governatore della Florida, e confidato, con la massima cautela, la speranza di vedere la conclusione dell’iter entro la fine dell’anno».
La cena di solidarietà (del costo di 25 euro), ha destinato 10 euro di ogni partecipante all’associazione “Amici di Chico”, che invia mensilmente a Forti una somma di denaro per le necessità vitali, e paga l’affitto di un magazzino in cui sono stivate le carte del processo e i materiali dell’attività imprenditoriale di Chico. S.BASS.