«Ristori provinciali, le bufale del sindaco»
Arco. Sui motivi dell’assegnazione al Comune di Arco delle risorse provinciali per contrastare il Covid c’è qualcosa che a Roberto De Laurentis non torna. E non torna soprattutto dopo avere letto i...
Arco. Sui motivi dell’assegnazione al Comune di Arco delle risorse provinciali per contrastare il Covid c’è qualcosa che a Roberto De Laurentis non torna. E non torna soprattutto dopo avere letto i commenti del sindaco, che ha parlato di una sorta di riconoscimento da parte dell’esecutivo provinciale del lavoro svolto dall’amministrazione.
«A me non piace essere preso in giro – ha detto De Laurentis – perché qui siamo di fronte alla solita propaganda: il denaro viene assegnato dalla Provincia in base a precisi parametri, non certo perché qualche amministratore si dimostra più bravo degli altri. Arco purtroppo ha dovuto contare un numero elevatissimo di decessi: è stato sulla base di quei dolorosi numeri che il Comune ha ricevuto un ristoro così cospicuo. Si tratta di un’altra bufala del sindaco Betta – ha continuato De Laurentis – dopo quella delle mascherine, che sono state distribuite ai cittadini non certo per le abilità del primo cittadino, ma per quella di alcuni privati. Anzi, se c’è stato qualcuno poco attento alla propria “azienda”, quello è proprio stato il sindaco: ricordiamo tutti che quando è stato il momento di andare a farsi fotografare insieme al parroco per dimostrare vicinanza e solidarietà con i ricoverati, Betta è andato davanti a una casa di cura privata. Purtroppo qualcuno ha pensato di sfruttare il Covid per la sua campagna elettorale, ma gli ricordo che le elezioni sono finite e che non serve più fare propaganda in questo modo. Betta dice che siamo stati virtuosi? Ma dove? Dopo questi tre mesi di consiliatura mi dica cosa è stato fatto, che non sia stato accendere un lumino da cinquanta centesimi sulla lapide del sergente carrista Bruno Galas». G.R.