Coppola (Futura) e neurochirurgia all’ospedale

Arco. Erano i primi di marzo dello scorso anno quando l’assessora provinciale alla sanità Stefania Segnana annunciava la volontà da parte dell’amministrazione provinciale di istituire un’unità di...



Arco. Erano i primi di marzo dello scorso anno quando l’assessora provinciale alla sanità Stefania Segnana annunciava la volontà da parte dell’amministrazione provinciale di istituire un’unità di neurochirurgia all’ospedale di Arco. Un progetto nato dalla presa d’atto che gli spazi di quella di Trento risultavano ormai insufficienti a coprire le richieste. Da allora non si è più saputo nulla al riguardo. Per questo la consigliera di Futura Lucia Coppola ha presentato nei giorni scorsi un’interrogazione per avere qualche informazione dopo un anno e mezzo di silenzio da parte della giunta provinciale. Tanto più che allora l’assessora aveva annunciato che il processo amministrativo si trovava già in fase avanzata, al punto che era stata deliberata la costituzione di un gruppo di lavoro col compito di valutare costi e benefici dell'apertura della nuova unità arcense. A Trento, secondo il progetto, sarebbe rimasta l’attività d’urgenza mentre ad Arco, anche a causa della presenza delle case di cura a vocazione riabilitativa, si sarebbero eseguiti gli interventi programmati. Tempo un paio di mesi, era stato annunciato, e la decisione sarebbe stata ratificata. Nel frattempo è scoppiata l’epidemia di Covid 19 e il primario dell’unità di Trento si è trasferito a Padova. Per questo la Coppola ha chiesto di sapere i nomi dei componenti del gruppo di lavoro e le conclusioni a cui questo è giunto; inoltre ha chiesto quali intenzioni abbia la giunta provinciale su questo ambizioso progetto. G.R.













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