Base jumper si lancia e finisce agganciato sulla parete del monte Colodri: illeso
Recupero complesso da parte del Soccorso alpino: un operatore è stato calato per circa 100 metri fino ad arrivare nel punto in cui si trovava l’uomo, che era aggrappato ad un arbusto
ARCO. Si è concluso intorno alle 20.30 di ieri, 13 novembre, un intervento in soccorso di un base jumper bloccato sulla parete del monte Colodri, dopo essersi lanciato dalla sommità. L’uomo si trovava in parete, a circa 200 metri da terra, appoggiato con i piedi su uno spuntone di roccia. Illeso, è riuscito a raccogliere la vela del paracadute e a rimanere aggrappato a un arbusto. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata poco dopo le 17 da una persona che ha notato il base jumper in parete da valle e, successivamente, anche da uno dei compagni.
Il Tecnico di Centrale operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino meridionale, ha chiesto l’intervento della Stazione di competenza di Riva del Garda. Sul posto anche i soccorritori della Stazione Val di Ledro e i Vigili del Fuoco di Dro che hanno illuminato la parete con la fotoelettrica, poiché era buio e la visibilità molto scarsa.
I soccorritori sono saliti con i mezzi da Laghel e poi a piedi fino a raggiungere la sommità del monte Colodri. Da lì si sono portati sulla verticale ed hanno attrezzato un ancoraggio, in modo da raggiungere il base jumper dall’alto. Un operatore è stato calato per circa 100 metri fino ad arrivare nel punto in cui si trovava il base jumper, il quale è stato messo in sicurezza, recuperato verso l’alto fino alla cima del monte ed accompagnato a valle. Per lui non è stato necessario il ricovero in ospedale.