«Area ex Ferrari strategica per il futuro» 

Betta replica a Bertamini (Artigiani): nel lungo periodo servono spazi da condividere con altri comuni



ARCO. «La progettualità sull’acquisizione dei capannoni della Ferrari Legnami c’è e c’è sempre stata». Con queste parole il sindaco di Arco Alessandro Betta risponde ai dubbi della presidente degli Artigiani Daniela Bertamini. «È chiaro - ha precisato con ironia il sindaco - che non mi aspetto che “l’avvocato della controparte” mi venga a dire che vede con chiarezza il nostro disegno perché comunque difende gli interessi delle imprese e questo ci sta e lo comprendo, ma il Comune ha avuto una linea di azione ben definita fin dalla stipula della prelazione avvenuta a seguito dell’acquisizione di quello che è oggi il magazzino comunale». Per Betta quindi nessun dubbio o nessuna titubanza sulla destinazione di quei capannoni qualora fossero stati acquisiti dall’amministrazione. «Ci siamo fermati a pensare se esercitarla o meno - ha chiarito Betta - e questo è stato interpretato come se non avessimo un progetto, ma la realtà dei fatti è che ci siamo soffermati per soppesare la scelta, per mettere sulla bilancia il bene comune e il bene dell’azienda Bagozzi. Abbiamo deciso di perseguire il bene comune perché si tratta di spazi che in quella zona avrebbero dato luogo a un ampliamento del magazzino comunale aprendo le porte alla disponibilità di spazi e sinergie anche per altri municipi in un ottica di razionalizzazione degli spazi di Comunità di Valle». Insomma per il Comune l’obiettivo era quindi quello di creare una zona adibita a magazzino inizialmente per sé e successivamente sovra comunale. «Dobbiamo capire - ha insistito Betta - che le amministrazioni si muovono con una logica di progettualità di breve corso, che nel caso specifico significava aumentare i nostri spazi in un’area strategica, e con una logica di lungo corso, che per noi si identifica con la sempre maggior unione di servizi e spazi tra tutti i comuni dell’Alto Garda». Dal punto di vista del primo cittadino la giunta si è mossa nel pieno rispetto delle proprie idee e dei propri indirizzi e rivendica le scelte fatte fino ad oggi. «Ripeto - continua Betta - non credo non si sia capito, piuttosto non lo si vuol vedere. Quando il Comune ha acquistato l’attuale magazzino ha definito i tasselli per le mosse successive che economicamente in quel periodo non poteva sostenere. Quindi ha stipulato la prelazione. L’occasione era ghiotta e difficilmente ne ricapiterà una simile». Un punto di vista che il sindaco ha ribadito anche nell’ultima seduta del civico consesso di lunedì dove ha difeso la scelta di aver incaricato l’avvocato comunale di procedere con la richiesta di risarcimento danni. «Nel momento in cui è stato leso il diritto di prelazione - ha dichiarato - è obbligo e prassi far valere questo diritto. Non possiamo far finta di non averlo avuto». (l.o.)













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