"Americani guerrafondai? Kaswalder non ci rappresenta"
Bufera sul presidente del consiglio provinciale dopo le esternazioni alla serata pro Chico Forti. Pd e Patt all'attacco: "Ancora una volta si è dimostrato inadeguato al ruolo"
TRENTO. Finisce di nuovo nella bufera per le sue esternazioni il presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, che giovedì sera a Nago, in una serata per riaprire il caso Chico Forti, ha accusato gli americani di essere "dei guerrafondai" aggiungendo: "Io negli Usa non ci andrò mai. Non mi piacciono, io sono un sudtirolese e noi le guerre le abbiamo fatte solo per difenderci".
Lo attacca il capogruppo del Pd, Giorgio Tonini: "Non ci sentiamo in alcun modo rappresentati dalle parole, gravi, sbagliate e inopportune" del presidente. "Sono parole sbagliate, perché ignorano il grande e decisivo contributo che gli USA hanno dato, anche attraverso il sacrificio di migliaia e migliaia di cittadini americani, alla liberazione dell’Europa dal nazifascismo e poi alla sua ricostruzione dalle rovine di una guerra certo non voluta da loro, alla sua difesa dalla minaccia sovietica, alla difficile costruzione della pace e dello sviluppo attraverso le istituzioni multilaterali, fino al mutamento delle tecnologie, dei costumi e del paesaggio culturale del nostro tempo".
Parole - aggiunge Tonini - che "sono, infine, parole assolutamente inopportune, perché pronunciate da una persona che, ancora una volta, ha ignorato la circostanza di essere stata chiamata a rivestire una delle più alte cariche rappresentative della nostra Autonomia speciale e il dovere di impegnarsi per esserne degna".
Intervengono duramente anche i consiglieri del Patt Ugo Rossi, Paola Demagri e Michele Dallapiccola: "Apprendiamo basiti e sconcertati le dichiarazioni del presidente Kaswalder nei confronti degli Stati Uniti.
Non crediamo fosse presente alla serata a titolo personale ma come presidente del consiglio. Il che rende ancora tutto più grave.
In ogni caso vogliamo dire subito chiaro che ci dissociamo totalmente e che non mi ci sentiamo affatto rappresentati da un presidente che dice certe cose. Si commentano de sole! Oltretutto vanno a grave danno della nobile causa a cui era dedicata la serata. Non crediamo si possa dire,come forse verrebbe spontaneo, che sia stato il caldo e che abbia bisogno di un po’ di riposo. Forse serve invece interrogarsi sulla adeguatezza della persona rispetto al ruolo. E per favore lasci stare i tirolesi, anzi chieda ai tanti tirolesi trentini emigrati in America cosa ne pensano e forse cambierà opinione".