Vermione, diffida alla Gedi Srl
Tenno, Frizzi: «Via entro 30 giorni le irregolarità o sospendiamo l’autorizzazione»
TENNO. Nuovo capitolo nella vicenda della discarica del Vermione, a Tenno, posta sotto sequestro della Procura di Rovereto lo scorso novembre per la presenza di sostanza pericolose. Nei giorni scorsi, infatti, il sindaco di Tenno, Gianluca Frizzi, ha inviato alla Ge.Di. Srl (la società che ha in gestione la discarica) una diffida con la quale ordina di eliminare le irregolarità riscontrate nel decreto di sequestro, eseguire il campionamento delle acque previsto dal Piano di monitoraggio per verificare l’eventuale contaminazione della falda, presentare entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento un nuovo Piano finanziario.
La società ha ora un mese di tempo per mettersi in regola: se così non fosse, l’amministrazione comunale di Tenno potrebbe chiedere la sospensione dell’autorizzazione («Ed è ciò che auspichiamo», ha detto Frizzi commentando il provvedimento). Continua, dunque, il difficile rapporto tra il Comune e la Ge.Di., società subentrata nella gestione del Vermione dopo il fallimento della Alto Sas. Il provvedimento di novembre ha fatto seguito al sequestro dello scorso aprile di una parte dell’area proprio per favorire controlli accurati sui conferimenti. Una decisione che aveva poi portato alla scoperta di amianto e piombo. Il 27 luglio scorso il via a nuovi carotaggi per ulteriori verifiche sui materiali conferiti da tutta Italia, controlli che hanno portato al provvedimento di ieri con la chiusura preventiva dell’impianto dopo la scoperta della presenza di cromo esavalente (sostanza ritenuta particolarmente pericolosa per la salute umana), idrocarburi aromatici e quantità ritenute eccessive di piombo.