ALTO GARDA. Come l'arrivo della primavera fa con i suoi fiori, anche il Tour de pance fa sbocciare le pancere dei suoi partecipanti e siccome la bella stagione quest'anno sembra arrivare in ritardo così anche la condizione dei ciclo goliardici del tour è spesso approssimativa. La prima tappa di quest'anno era già un severo banco di prova per tutti, infatti la classicissima di Tenno misura da sempre le forze in campo e sabato pomeriggio ve ne è stata la prova con distacchi imbarazzanti tra chi l'inverno vuol dire solo mettersi qualche tuta in più e quelli che la bici la incontra solo quando va in garage a disseppellire qualche speck da mangiare.. Il vincitore , ovvero il "Ciucciarodelle" Pederzolli Alessio, che oltre a vincer la tappa si è indossato anche la prima maglia gialla della stagione, ha impiegato poco di più di 27 minuti per tagliare il traguardo al Laghetto di Tenno, l'ultima arrivata ce ne ha messo 58, un bel divario, ma ecco la sorpresa di questa edizione, dopo il decimo classificato tutti gli altri si sono visti consegnare una "Time card" di vari minuti da scalare sulle prossime tappe, naturalmente chi è più scarso riceverà un bel bottino di tempo per tentare di beffare i più dotati sui pedali, ognuno però dovrà dichiarare prima di ogni tappa quanto vorrà giocarsi di bonus, questo vorrà dire che la maglia gialla potrà andare quasi sulle spalle di chiunque sino alla fine. A vestire invece la maglia rosa per le femminucce è stata la "Yurka" Angela, sbaragliando la concorrenza dell'altra donna che per un grossolano sbaglio si è presentata alla partenza della seconda prova di sabato, questo è il Tour de pance.... Neanche il tempo di digerire lo sforzo, che per alcuni è stato veramente importante, ecco che sabato prossimo si ritorna in sella per la seconda prova sul tracciato dell'anello a Laghel, frazione breve ma intensa, qui i distacchi non saranno esagerati, ma è già guerra aperta tra le due coalizioni, i più forti senza "Time card" e gli altri sgangherati possessori del tesoretto di minuti per azzerare i distacchi, nessuna alleanza, tutti contro tutti, ne vedremo delle belle.