Tenno, ancora vandalismi sulla stele di Alba Chiara 

Il ricordo. Nella giornata della donna una breve cerimonia per la consegna di un contributo a sostegno delle donne vittime di violenza. Critiche per l’assenza dell’amministrazione comunale



Tenno. Ancora una volta la stele di Alba Chiara Baroni è stata vandalizzata, ancora una volta una parte della politica locale non ha istituzionalmente fatto sentire la propria vicinanza, quantomeno la sua presenza; ma nonostante questo, nel giorno della Festa delle Donne, l’incontro simbolico al Gron a Tenno, con le atlete WiRun (Women in Run), con l’assessora provinciale Stefania Segnana, con le referenti di Famiglia Materna e con i genitori della giovane tennese vittima di femminicidio, si è svolto nel migliore dei modi, facendo echeggiare dal naturale balcone sul Garda trentino la voce di coloro che vogliono condannare, non solo una volta all’anno, ma per dodici mesi consecutivi, qualsiasi gesto di violenza o di discriminazione verso il mondo femminile. Una giornata per ricordare che quanto accaduto a Tenno accade ogni giorno in ogni parte del mondo. Una violenza che non ha colore politico o religioso e che s’insinua a più livelli nella società, nel mondo economico e in quello sociale. Ha fatto quindi scalpore l’assenza del primo cittadino di Tenno Giuliano Marocchi che, di contro, vanta ben tre donne nella propria giunta. Un’assenza che si è fatta sentire, ma che non ha intaccato il significato più vero e profondo dell’appuntamento. Fa ancora più specie che pochi giorni prima dell’8 marzo, quando a Roma sono state vandalizzate due targhe in ricordo di due donne simbolo, Rosa Luxemburg e Vittoria Nenni, entrambe site nei viali di villa Pamphilj, anche la stele di Alba Chiara abbia subito un secondo danneggiamento. «Abbiamo sistemato tutto - ha rassicurato il papà Massimo Baroni -. Visto che questi eventi sembrano ripetersi speriamo che mettano delle foto trappole. Siamo contenti della giornata - continua Baroni - e ancor di più che WiRun abbia scelto Tenno e Alba Chiara per l’8 marzo». Le donne di WiRun, infatti, hanno raccolto e consegnato simbolicamente al fondo “La violenza non è un destino” destinato ad aiutare progetti di ripartenza per donne vittime di violenza, circa 14 mila euro. Presenti l’ex sindaco Gian Luca Frizzi, oggi consigliere di minoranza insieme al compagno di banco politico Stefano Bonora. «Dispiace constatare l’ennesima figuraccia della giunta guidata da Marocchi - scrivono le minoranze in un comunicato stampa -. Dispiace constatare l’imbarazzante assenza della giunta comunale. Sicuramente l’occasione era delle più importanti visto il tema trattato e vista la presenza dell’assessore provinciale, questo totale disinteresse lo consideriamo un fatto grave». L.O.













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