Lo chef che ama la corsa nuovo record per Gubert
L’impresa. Originario del Primiero, ma tennese d’adozione il cuoco ha completato il percorso del sentiero Frassati (dalle Grazie di Arco al santuario di San Romedio) in 12 ore e 50 minuti
Tenno L’impresa portata a termine poco più di una settimana fa da Marco Gubert, originario del Primiero e tennese d’adozione, è di quelle che hanno dell’incredibile: 12 ore e 50 minuti per completare il percorso del sentiero Frassati - 100 km con 4700 metri di dislivello positivo - che collega il santuario della Madonna delle Grazie di Arco con il santuario di San Romedio in Valle di Non. Gubert, di professione chef, ma con una indomabile passione per la corsa in montagna e per le lunghe distanze, non è nuovo a performance di questo genere, l’ultima delle quali confezionata in terra svedese, dove si è imposto nel Tjörnarparen Trail Ultra 100 miles dello scorso febbraio.
Abbiamo chiesto al protagonista di questa sfida di aiutarci a capire com’è nato e com’è stato portato a compimento un progetto così ambizioso.
Come è nata l'idea di affrontare il sentiero Frassati?
L'idea è venuta leggendo un racconto sul gruppo Facebook “Trentino Trail Running”, dove si descriveva un bellissimo itinerario dedicato a Piergiorgio Frassati dalla SAT, che fu percorso integralmente nel febbraio del 2016 impiegando poco meno di 19 ore, ovviamente senza cercare alcun record. Si trattava di un tempo di riferimento, il più basso che ho trovato documentato. In quel periodo muovevo i primi passi nelle gare di corsa, ma già sognavo le lunghe distanze. In tempi recenti ho avuto più occasioni di provare il tracciato, ma solo martedì scorso ero convinto e pronto per una prestazione che mi soddisfacesse. Durante il percorso non ho avuto nessun tipo di problema e il tempo finale, nonostante un importante errore nel tracciato, è stato poco meno di quanto prevedevo.
Hai fatto tutto da solo o hai avuto bisogno del supporto di qualche amico?
Per questa volta ho fatto tutto da me; solo Davide Moretto, un amico che a fine giugno ha completato per primo il giro del Lago di Garda di corsa, mi ha accompagnato lungo la prima salita e poi sono rimasto solo per 12 ore.
Hai presentato la tua impresa via social: hai sentito la vicinanza di amici e supporters?
Sì, ho previsto la possibilità di seguirmi “live” tramite la funzione di tracciamento del mio Garmin e quando rallentavo un pochino, davo uno sguardo alle chat e in alcuni momenti mi sono proprio sentito sostenuto da tanti messaggi di incitamento e di sorpresa. Direi che è la cosa più bella di tutta l'impresa sapere che qualcuno sta facendo il tifo per te a casa.
Come hai preparato questa sfida?
In realtà non mi sono preparato specificatamente per questa prova, dalla quale mi aspettavo invece di capire a che punto ero nella preparazione; non essendoci gare avevo bisogno di qualcosa che si avvicinasse il più possibile a quei ritmi e a quelle ore di attività. Settimanalmente il mio carico di allenamento prevede circa 10/12 ore di corsa, quasi mai a ritmi alti lontano dalle gare, 4/6 ore di bicicletta e altre attività di recupero, come escursioni, nuoto, arrampicata, pulizia sentieri o esercizi a corpo libero.
Qualche curiosità relativa ai 100 km del Frassati?
Dalla partenza all'arrivo ho consumato qualcosa come 7200 calorie e ne ho immesse circa 5000; ho bevuto più o meno 4 litri tra acqua, sali e bibite zuccherate. Ho mangiato anche due bei krapfen dopo circa 40 km perché va bene soffrire, ma bisogna anche gratificarsi.
Dalla tua passione per le imprese "estreme" dobbiamo attenderci qualche altra sorpresa?
La fantasia propone sempre nuove sfide, però cerco di rimanere concentrato sul fatto che non sono un atleta professionista e che tutto deve rimanere sempre "un gioco". All’inizio di agosto mi piacerebbe tentare un tempo interessante sul percorso Riva del Garda - Cima Presanella, combinando la bicicletta e la corsa a piedi, con una prima frazione di circa 50 km e 1800 m di dislivello positivo e la seconda frazione di circa 10 km con 2600 m di dislivello positivo, per poi ridiscendere in Val Genova dove fermerò il cronometro: sarà divertente!