Folla nella chiesa di Bezzecca per l’ultimo saluto a Rigobello
Tantissime persone hanno testimoniato l’affetto per il naturalista scomparso a soli 57 anni Al rito funebre hanno partecipato i vertici del Muse, i rappresentanti del Comune e dell’Apt
LEDRO. La pur spaziosa chiesa parrocchiale di Bezzecca e l’antistante ampio sagrato sono risultati insufficienti a contenere la folla strabocchevole di persone che ieri pomeriggio hanno assistito al funerale di Francesco Rigobello, l’esperto botanico e naturalista, tra l’altro, collaboratore del Muse e del Museo Palafittico di Molina di Ledro, scomparso improvvisamente nella giornata di Ferragosto mentre con i familiari e gli amici si trovava sul monte Plagna (sovrastante il paese ledrense). È stata una eloquente attestazione di affetto, favorita dalla apprezzata professionalità e dalle doti personali improntate al contatto diretto con la gente senza personalismi.
Nella moltitudine di persone presenti al rito funebre (numerosi coloro che sono giunti da altri territori) c’erano le varie componenti della comunità ledrense), dai normali cittadini agli esponenti delle diverse realtà sociali locali, alle istituzioni. Tra quest’ultimi il sindaco Renato Girardi, il vicesindaco Claudio Oliari, la giunta al completo e l’intero consiglio comunale. Pure il comandante della stazione carabinieri il luogotenente Massimo Stefani. Massiccia la rappresentanza del Muse con il presidente Marco Andreatta, il direttore Michele Lazingher, delle strutture turistiche di valle con la presidente dell’Apt Maria Demadonna e della scuola con il dirigente scolastico Maurizio Caproni. Erano settori in cui Francesco Rigobello collaborava fattivamente da alcuni decenni con unanimi consensi.
Il rito religioso è stato officiato dal parroco don Igor Michelini il quale all’Omelia ha evidenziato la personalità non comune del defunto il cui ricordo non svanirà per la comunità ledrense, ciò sarà di conforto per i familiari, la moglie Gabriella, i figli Federico e Marco, i parenti e la marea di amici ed estimatori. Al termine della funzione sacra si è formato un lungo corteo che con il feretro si è recato cimitero del paese, sul Colle di Santo Stefano, dove vi è stata la tumulazione nella tomba di famiglia. (a.cad.)
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