Esplode il bancomat, ladri in fuga a mani vuote
Boato nella notte a Pietramurata: una banda ha tentato di svaligiare lo sportello automatico della Rurale Alto Garda. Indagano i carabinieri
DRO. Un boato, poco prima delle 3 della scorsa notte, ha scaraventato giù dal letto gli abitanti di Pietramurata. Un terremoto? No, un’esplosione. Quella provocata da una banda di delinquenti per ripulire il contante presente nello sportello bancomat della filiale Cassa Rurale Alto Garda, in piazza Mercato 15. Tanto rumore per nulla, si potrebbe dire in questo caso, visto che i malviventi sono dovuti scappare a mani vuote. La carica esplosiva utilizzata, infatti, non è risultata sufficiente per “aprire” il bancomat. Una volta fatto saltare l’esplosivo, evidentemente ai ladri rimangono pochi secondi per arraffare il contante e fuggire. In questo caso, visto l’esito negativo, sono scappati senza prendere nulla.
Sono stati i residenti a dare l’allarme alle forze dell’ordine. Sul posto si sono portati i carabinieri della compagnia di Riva del Garda, che – dopo aver verificato che i delinquenti non erano riusciti a prendere i soldi – hanno avviato i primi accertamenti. Non è ancora chiaro quale tipo di esplosivo sia stato utilizzato. Frequentemente viene usato per questo tipo di colpi gas acetilene: una volta saturata la macchina erogatrice, viene fatto detonare. In un analogo episodio a Darzo, lo scorso giugno, i ladri avevano utilizzato invece un pezzo di esplosivo, infilato nel bancomat (per altro con risultati identici a quello di Pietramurata, visto che non era stato portato via neppure un euro). Qualche elemento utile alle indagini potrebbe arrivare dalle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza della banca. Nei filmati si vedono due persone, che fuggono a piedi dopo l’esplosione. Con ogni probabilità, tuttavia, c’era almeno una terza persona, quella che stava attendendo in automobile i primi due. Lo sportello è stato sostituito già nella prima mattinata di ieri e non c’è stato alcun disagio per i clienti della Rurale.