Dro, l’avanzo di bilancio per chi è in difficoltà
Il consiglio comunale. All’unanimità votato l’ordine del giorno di Pd e Leali per creare una commissione per l’emergenza Covid. Destinati 250mila euro per famiglie e imprese
Dro. Dimostra grande attenzione all’emergenza sanitaria da Covid-19 e alla necessità di sostenere imprese e famiglie nei mesi a venire, il Comune di Dro. Molteplici, infatti, le misure approvate in tale direzione nel corso del Consiglio comunale di lunedì pomeriggio (durato oltre 4 ore).
Discussione a distanza.
Non potendo essere convocato – contrariamente ai Comuni “cugini” - in videoconferenza, a causa dei problemi tecnici riscontrati da molti dei consiglieri, il Consiglio di Dro si è riunito presso il Centro culturale, in presenza. Una scelta che ha comportato la necessità di adeguarsi alle attuali misure di sicurezza: tutti i consiglieri hanno avuto accesso all’aula solo previa autocertificazione di buona salute e igienizzazione delle mani, e si sono seduti a distanza su singole postazioni, tutti muniti di mascherina.
Ringraziamenti concreti.
Un’attenzione, quella verso l’emergenza sanitaria, che ha fatto da collante all’intera seduta. In apertura alla discussione, il Consiglio ha chiesto un minuto di silenzio in memoria delle vittime da Coronavirus, locali e non solo, mentre in conclusione alla seduta, la presidente Ginetta Santoni, facendosi portavoce di una volontà avanzata dai capigruppo, ha dichiarato: «Ringraziamo tutti coloro che in queste ultime settimane hanno dato aiuto, dalle Forze dell’Ordine, ai sanitari, ai singoli cittadini. Per dare un segno del nostro supporto, i consiglieri che lo vorranno, potranno devolvere il gettone di presenza di questa seduta alla realtà locale più colpita dal Covid-19, la Rsa Molino».
Bilancio.
Ma il supporto finanziario sarà ben più concreto di così. Il bilancio di previsione 2020, che pareggia a 11 milioni e 655mila euro, è stato infatti approvato (4 le astensioni) con due emendamenti (un terzo è stato ritirato in corso d’opera) – avanzati dal Pd -, che ridistribuiscono alcuni capitoli in direzione dell’emergenza sanitaria: 10mila euro verranno così devoluti ad enti benefici operanti sul territorio, recuperando le spese dalla sospensione del giornalino comunale, dai rimborsi viaggio degli amministratori e dagli eventi cancellati dal calendario estivo. Ulteriori 5mila euro saranno poi destinati all’acquisto di strumenti hardware che favoriscano la didattica a distanza. Una misura, questa, che ha trovato forte il parere contrario della consigliera pentastellata Cinzia Lucin, che ha chiarito: «Non sono contro l’idea di sostenere le scuole, ma contro il fatto che così facendo si stia avallando un metodo di insegnamento che, a mio avviso, non funziona».
Commissione specifica e avanzo di bilancio.
Votato favorevolmente, stavolta all’unanimità, anche l’ordine del giorno avanzato da Pd e Leali per il Trentino, che andrà quindi a dar vita, nelle prossime settimane, a una commissione specifica sul tema Coronavirus, coincidente con la già esistente Commissione capigruppo.
Ed è al sostegno delle imprese e di chi più a subito gli effetti del lockdown, che infine sarà destinata parte dell’avanzo di bilancio, pari a 250mila euro circa (43mila però già vincolati su altri interventi). «Si tratta di una cifra sulla quale dovremo fare un’attenta amministrazione – ha chiarito il primo cittadino – ma che servirà al Comune per fare la sua parte, accanto a Provincia e Stato, nel fornire servizi e aiuti post-emergenza».
Primo passo post-Covid: la ex-Rsa.
Nel frattempo, per parte sua, la Giunta provinciale ha stanziato 1100 euro per la riqualificazione dell’ex-Rsa di Dro, che dunque si trasformerà in una “struttura filtro” Covid-19: «Il nostro Comune era tra i pochi ad avere a disposizione una realtà ancora piuttosto ben strutturata, che potesse servire allo scopo di fornire una quarantena preveniva a coloro che dovranno entrare in casa di riposo, così da non dar vita a nuovi focolai interni – ha spiegato Fravezzi -. La temporanea “struttura filtro” quindi si svilupperà sul primo, secondo e terzo piano dell’edificio, mentre al piano terra proseguirà per la sua strada il progetto per la serie di ambulatori».