Salmonella nella luganega: il ministero ritira un lotto prodotto a Grigno
Richiamo del ministero della salute anche per due lotti di crauti bio in versione condita, prodotti da un'azienda agricola della val di Gresta: presenza eccessiva di un elemento vegetale
TRENTO. Crauti e luganega oggetti di richiamo ministeriale e ritiro dal mercato per ragioni inerenti alla sicurezza alimentare.
Porta la data del 18 ottobre scorso il provvedimento relativo a un lotto della luganega stagionata trentina, confezione da 200 grammi, prodotta dalla ditta Meggio Roberto e C. snc con sede dello stabilimento a Grigno, in Valsugana: è stato ritirato dal mercato dal ministero della Salute per rischio microbiologico. Nel prodotto, infatti, sono state rilevate tracce di salmonella.
Chi ha acquistato il prodotto deve evitare di consumarlo e riportarlo al punto vendita. Il lotto ritirato è il 220824 e l'avvertenza è stata pubblicata sul sito del ministero della salute. Il marchio identificativo dello stabilimento di produzione è CE IT 9 334 L.
La salmonella è un batterio che può provocare da semplici disturbi del tratto gastrointestinale (febbre, dolore addominale, nausea, vomito e diarrea) fino a forme cliniche più gravi.
Porta invece la data di ieri, martedì 22 ottobre, il provvedimento relativo al ritiro di crauti bio conditi Val di Gresta prodotti da un'azienda agricola con sede a Mori, la Gelmini: in questo caso il richiamo riguarda la presenza oltre i limiti di legge, nel cumino, di alcaloidi pirrolizidinici, un elemento vegetale presente nelle piante.
In questo caso i lotti interessati sono due, entrambi confezioni da 500 grammi: 100727 - 270327, date di scadenza 10.7.27 e 27.3.27.
Nelle foto, le immagini delle etichette dei due prodotti, allegate dal ministero nel comunicato che invita i cittadini a non consumare e a restituire al venditore i lotti indicati.