Il caso

Scuole per l'infanzia, la presa di posizione delle insegnati: una legge contro l’apertura a luglio

Sono richieste almeno 2.500 firme per portare il testo al consiglio provinciale. La proposta mira a modificare l’articolo 5 della legge provinciale 1977 sulle scuole dell’infanzia, per evitare l’estensione del calendario scolastico
LA CONFERMA Già da dicembre scorso, il calendario da 11 mesi 
LA PROTESTA Insegnanti nuovamente in piazza



TRENTO. Avranno tempo da oggi 2 luglio fino al 30 settembre, la prima proponente Michela Lupi e colleghi, per depositare a palazzo Trentini almeno 2.500 firme autenticate, a supporto del proprio progetto di legge provinciale d'iniziativa popolare. Il tema è quello delle scuole d'infanzia aperte anche nel mese di luglio: com'è noto la categoria degli educatori avversa questa estensione del calendario, ritenendo che sia funzionale non al progetto educativo quanto a diverse esigenze, di carattere assistenziale e conciliativo per le famiglie.

Si va dunque verso un disegno di legge popolare (il primo di questa XVII legislatura) - sottolinea una nota del Consiglio provinciale - scritto in un solo articolo per modificare la l.p. 13/1977. Si vuole stabilire che il calendario delle "scuole materne" abbia una durata massima di 10 mesi, con apertura 5 giorni alla settimana e non meno di 7 ore al giorno.

Il progetto di legge per cui si raccolgono adesioni richiama anche alla petizione popolare già esperita l'anno scorso, supportata dalle argomentazioni del garante per i diritti dei minori, Fabio Biasi, e del dottor Ianes di Edizione centro studi Erickson













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