I dieci piccoli indiani di Camilla Läckberg
Non ho mai recensito con toni entusiastici i romanzi di Camilla Läckberg, viceversa immancabilmente premiata dai lettori con vendite da top ten (beato il marketing...). Questa piccola raccolta di racconti, però, ci dà un veloce ma significativo saggio dell’abilità della giallista scandinava, finalmente in grado di darne prova anche fuori dallo schema ormai un po’ trito della serie di Erica Falck e Patrick Hedström. Raggiungendo vette altissime nel racconto che dà il titolo alla raccolta, Tempesta di neve e profumo di mandorle nel quale si esibisce addirittura in una sorta di Dieci piccoli indiani in salsa svedese: il ricchissimo Ruben, da tempo malato, riunisce i suoi eredi su un’isola resa presto prigione dal maltempo; a cena comunica loro di averli diseredati tutti e poi muore avvelenato, scatenando sospetti e accuse incrociate, fino al finale assolutamente a sorpresa. Agatha Christie è un’altra cosa, ma il livello è comunque altissimo.
Tempesta di neve e profumo di mandorle
Camilla Läckberg
Marsilio
159 pagine
16 euro