Mi ritorni in mente

5 marzo 1969. Operai della Magnesio in sciopero per 50 lire in più all'ora

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Terzo giorno di sciopero per ottenere 50 lire in più all’ora in busta paga. Il 5 marzo del 1969, quattrocentoventi lavoratori della Magnesio di Bolzano protestano davanti allo stabilimento in Zona industriale.

«Una protesta composta - scrive l’Alto Adige - qualche fischio, nessuna intemperanza. Ma basta stare in mezzo a loro, farsi raccontare, per capire che i motivi sono fondati». L’articolo è una mini-inchiesta sulle condizioni di vita degli operai italiani alla vigilia dell’autunno caldo che farà esplodere la protesta socialee porterà, nel 1970, all'approvazione dello Statuto dei lavoratori.

Il cronista riporta meticoloso le cifre: numeri che, comunque li giri, restano bassi, da fame. «Stipendi che, alla fine del mese, creano nuovi problemi perché non bastano a tirare avanti». Operai ed operaie mostrano i fogli paga: «Striscioline in cui c’è tutto in forma ordinata: ore, straordinari, l’acconto quindicinale, le trattenute e poi, in fondo, quel che ti resta da avere. Vogliono strappare 50 lire in più per ogni ora. La controparte ne ha offerte 18. Loro hanno deciso di tenere duro, perché da 18 a 50 il passo è lungo: una distanza che vuol dire sacrifici».

L’unica possibilità sono gli straordinari. C’è chi, con diciotto anni di anzianità, lavora per 236 ore al mese (10 ore al giorno per sei giorni la settimana) e porta a casa 91 mila lire, compresi gli assegni familiari. C'è chi lavora per 298 ore (12,5 ore al giorno) e arriva a 117 mila lire, con 15 mila lire di assegni. «La paga media oraria è di 380 lire, il che vuol dire guadagnare 76.000 lire al mese da cui devi togliere il 13% di tasse. E ci devi pagare: casa, vitto e tutto il resto, compreso i bambini che devono andare a scuola».

Nel 1969 la legge dice che si deve lavorare otto ore al giorno per sei giorni; il contratto di lavoro aziendale ne prevede 45 alla settimana. «Paga media, dicevamo, di 380 lire, ma c’è chi ne guadagna appena 245 con 21 anni di anzianità. Allora fai il conto e vedi, che, se uno non potesse fare ore straordinarie, alla fine del mese si troverebbe in mano meno di 70.000 lire. Si sciopera, dunque, per tutto questo». (LF)













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