Mi ritorni in mente

16 marzo 1970. Sciopero all'ospedale, il prefetto manda gli alpini

Gli 80 anni dell'Alto Adige: 1945 - 2025. Ogni giorno una notizia dal nostro archivio



Premessa: marzo 1970. In tutta Italia il personale ospedaliero è sul piede di guerra per ottenere salari adeguati, e, soprattutto, la riforma della sanità con l’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale che garantirebbe a tutti i cittadini pari accesso alle cure. Nel mirino: il diseguale e vetusto sistema delle casse mutue. Solo chi era iscritto a una “cassa” poteva, infatti, ricevere assistenza sanitaria. Chi non aveva copertura era costretto a pagare privatamente. Ma anche tra i diversi enti mutualistici vi erano evidenti disparità a seconda della categoria e della capacità contributiva dei lavoratori iscritti. Un sistema che penalizzava le fasce più deboli.

Il 15 marzo 1970 i sindacati degli “ausiliari” (portantini, uscieri, addetti alle pulizie, alla mensa, alle lavanderie, all’assistenza non infermieristica...) proclamano lo sciopero all’ospedale di Bolzano (all’epoca era in centro, dove oggi c’è l'università). L’adesione è totale. Il prefetto manda alpini e polizia a presidiare tutto l’edificio, dagli ingressi alla palazzina con i letti a pagamento. E anche un centinaio di volontari della Croce Rossa a disposizione dei sanitari (medici e infermieri) regolarmente in servizio.

La situazione precipita nel primo pomeriggio, all’inizio dell’orario di visita, quando i parenti dei pazienti premono per entrare. Ma le visite sono state sospese. «Circa 500 persone - scrive il giorno dopo l’Alto Adige - si sono radunate all’ingresso, premendo contro i cancelli, controllati, oltre che dagli artiglieri, anche da alcuni agenti di pubblica sicurezza. La folla ha bloccato l’ingresso dell’ospedale, impedendo a chiunque di entrare o di uscire. Anche un’autolettiga della Croce Rossa che, sirene spiegate, stava trasportando un anziano colto da malore, si è dovuta fermare davanti all’invalicabile muro umano. C’è voluto l’intervento della polizia per aprire un varco. Con questa prima manifestazione, i sindacati intendono richiamare l’attenzione sulla drammatica situazione assistenziale negli ospedali. Il sistema mutualistico non è più in grado, dicono, di provvedere ai suoi compiti istituzionali. Va superato con l’istituzione di un fondo nazionale, al fine di garantire a tutti i cittadini il diritto alla salute».

Il Servizio Sanitario Nazionale venne istituito nel 1978 dal governo Andreotti. La ministra alla sanità era la partigiana Tina Anselmi.













Scuola & Ricerca

In primo piano

La novità

La svolta: sarà più facile volare con cani e gatti in cabina

"Cadrà il divieto di superare il peso di 8/10 kg per far salire un Pet in cabina, padroni e propri figli pelosi saranno accanto durante tutta la durata del volo, nel rispetto delle norme di sicurezza, di igiene e del prossimo, in condizione non di prigionia, ma di libertà vigilata col cuore rivolto alla Pet care, tanto cara agli italiani e ai cittadini del mondo", spiega la senatrice Micaela Biancofiore