Italia Solare, no ad agrivoltaico contro agricoltori e Paese



(ANSA) - ROMA, 03 MAG - "Il decreto del ministero dell'Agricoltura che vuole proibire i pannelli solari sui terreni agricoli non fa gli interessi del settore agricolo, dove c'è tanto consenso per l'agrivoltaico, e neppure quelli dei cittadini italiani, che vogliono indipendenza energetica e bollette basse". Lo dice all'ANSA Paolo Rocco Viscontini, presidente Italia Solare, l'associazione delle imprese del fotovoltaico.
"Noi abbiamo a che fare con le aziende agricole, dove troviamo tanto interesse per il solare - prosegue Rocco Viscontini -. Anche loro non si capacitano che i loro rappresentanti remino contro. E poi c'è il problema del Paese.
Per sviluppare le rinnovabili abbiamo bisogno di impianti fotovoltaici a terra: non possiamo farli tutti sui tetti, dove sarebbero più piccoli e più costosi. Non fare l'agrivoltaico vuol dire rallentare la transizione energetica, e confermare la dipendenza del paese dai combustibili fossili provenienti da Paesi instabili".
Rocco Viscontini accusa il governo di "non fare il decreto sulle aree idonee per le rinnovabili. Lo aspettiamo da anni, per sapere dove fare gli impianti. Potremmo arrivare al 100% di rinnovabili. Ma invece di fare quello che deve fare, il governo tira fuori il nucleare, poi le Regioni fanno le moratorie sull'eolico, e ora esce pure il decreto che dice che il fotovoltaico non è idoneo alle aree agricole".
"Come cittadino voglio la sicurezza energetica - dice ancora il presidente Italia Solare -. Ma dove sta la sicurezza se non sviluppiamo le rinnovabili? La mancanza del decreto sulle aree idonee per queste fonti è una mancanza di rispetto per i cittadini, che rischiano bollette impossibili". (ANSA).









Scuola & Ricerca



In primo piano