Teatro

Marta Bellu e lo spettacolo accessibile anche alle persone con disabilità visive

La coreografa Marta Bellu porta in scena lo spettacolo “I versi delle mani” con Laura Lucioli, danzatrice con sindrome di Down. Sarà all’Auditorium Melotti domenica 19 novembre alle 20.30


Claudio Libera


TRENTO. Seconda tappa roveretana per la coreografa Marta Bellu che, dopo la residenza artistica a Oriente Occidente Studio durante l’estate, torna all’Auditorium Melotti domenica 19 novembre alle 20.30, portando in scena I versi delle mani all’interno della programmazione del Circuito Danza del Trentino-Alto Adige curato dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento.
Lo spettacolo sarà accessibile a un pubblico di persone cieche con l’audiodescrizione poetica curata da Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello e realizzata durante la residenza artistica a Rovereto, grazie al bando sull’accessibilità dello spettacolo dal vivo del Ministero della cultura.
I versi delle mani è infatti parte del più ampio progetto Rifrazioni, nato da una rete di nove partner su tutto il territorio nazionale tra cui Oriente Occidente – capofila del progetto – e Centro Santa Chiara.
I versi delle mani intessono trame sonore, disegnano danze; sono bocche che si aprono. Si tratta di un lavoro firmato dalla coreografa Marta Bellu, che unisce suono e danza nella scrittura simultanea di una partitura musicale e coreografica.
In scena c’è Laura Lucioli - danzatrice con sindrome di Down - che con questo spettacolo ha coronato il suo processo di professionalizzazione nel mondo delle arti performative. Insieme a lei Agnese Banti, musicista e performer sensibile e attratta dal dialogo con la gestualità del corpo, la fisicità del suono e la sua relazione con lo spazio. Questo è il primo progetto in cui si misura con la coreografia e rappresenta il primo incontro con Marta Bellu, che a sua volta ha iniziato nel 2014 un'indagine sulla relazione tra il linguaggio della danza e la composizione musicale.
I versi delle mani è una produzione del 2021, arrivata in residenza artistica nello Studio di Oriente Occidente lo scorso luglio con l’obiettivo di sviluppare un’audiodescrizione poetica che potesse non solo rendere lo spettacolo accessibile ad un pubblico cieco e ipovedente, ma anche arricchire il lavoro e la sua drammaturgia. Durante le settimane di residenza roveretane la compagnia ha lavorato all’audiodescrizione grazie alla collaborazione dell'artista cieco Giuseppe Comuniello e della drammaturga Camilla Guarino.
Biglietti disponibili su www.boxol.it/centrosantachiara/it oppure presso le biglietterie del Teatro Sociale e dell’Auditorium S. Chiara. Le persone cieche e ipovedenti hanno diritto a un biglietto scontato del 20%, con l’ingresso omaggio per gli accompagnatori. È richiesta la prenotazione scrivendo a booking@orienteoccidente.it. Per maggiori informazioni visitare il sito www.centrosantachiara.it o chiamare il numero verde 800013952. 













Scuola & Ricerca

In primo piano