Montagne in reggae: il folklore trentino ripensato
Un viaggio musicale attraverso le melodie ancestrali delle valli trentine, reinterpretate con sonorità contemporanee da Mario Cagol e il Collettivo T., per riscoprire e tramandare alle nuove generazioni il patrimonio culturale e folkloristico della nostra terra, mescolando tradizione e innovazione in un abbraccio sonoro che unisce il passato al futuro delle montagne trentine
TRENTO. L’idea è quella (senza scopo di lucro) di dare una nuova veste alle canzoni tradizionali trentine. Mario Cagol e il fantomatico “Collettivo T.”, usando la fantasia e le nuove tecnologie, hanno realizzato questo primo brano, “Paganella" in versione reggae. Il “Collettivo T”, dove la “T” sta ovviamente per Trento, racchiude alcuni nerd appassionati di computer, cantanti, disegnatori, autori, musicisti, due alieni milanesi, un cane, tre tartarughine di terra.
Sono già pronti altri brani del folclore rivisitati con l’unico scopo di far conoscere i testi alle nuove generazioni che così potranno andare a risentirsi le versioni originali, spinti dall’innata curiosità dell’essere umano. Il progetto è dedicato quindi alla musica di casa nostra in salsa prevalentemente reggae ma non solo, infatti abbiamo sentito in anteprima “Quel mazzolin di fiori” (in versione trap con tanto di autotune), “La Villanella" dance in stile Gabry Ponte, come anche “La Montanara” con un prezioso remix firmato Alvin “Candriài” DJ, il nipote di nonna Nunzia…e altri ancora.
Se dovessimo immaginarcelo come un vero e proprio album, il titolo sarebbe: " Ca’ - Reggae “, che ad una pronuncia veloce in salsa trentina può suonare come “caréghe” (sedie!)…tanto per stare in tema col vernacolo. In finale, ci dice Mario, “per evitare malumori e brontolàde: Viva sempre i cori de montagna!”