Terni celebra l'impressionismo, 'Da Degas a Boldini'
(ANSA) - PERUGIA, 16 APR - La Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni presenta, fino al 29 giugno 2025 a palazzo Montani Leoni a Terni, la mostra "Da Degas a Boldini. Uno sguardo sull'Impressionismo tra Francia e Italia" a cura di Anna Ciccarelli e Pierluigi Carofano, un'ampia rassegna per celebrare l'impressionismo francese, ma anche e soprattutto la stagione impressionista in Italia, superati i 150 anni dalla prima mostra che ne ha sancito la nascita, il 15 aprile 1874 a Parigi.
Con 45 opere tra sculture, dipinti e scritti, provenienti da importanti Musei nazionali e internazionali, dalle Collezioni d'arte delle Fondazioni bancarie, degli Istituti di credito e dalle Gallerie d'Italia, la mostra di Terni "intende celebrare prevalentemente - spiegano gli organizzatori - gli artisti italiani che, dalla metà dell'Ottocento agli anni '20 del Novecento, hanno dato lustro al nostro Paese e che non sempre sono stati adeguatamente onorati, in quanto la loro fama è stata oscurata dal successo dominante del movimento francese".
Per questa mostra sono arrivate a Terni importanti opere di artisti italiani e francesi, con uno "sguardo", come recita il titolo, ampio su quello che è stato l'Impressionismo, comprendendo les italianes a Parigi, i Macchiaioli, ma anche omaggi di artisti del Novecento. Due eventi, di cui saranno svelati in seguito i dettagli, animeranno la mostra nei prossimi giorni: l'ingresso di una nuova opera proveniente da Parigi, recentemente acquisita dalla Fondazione, e la presentazione del catalogo generale.
Tra gli artisti francesi presenti in mostra non poteva mancare Berthe Morisot, la Magicienne dell'Impressionismo, l'unica donna tra i fondatori del movimento francese. Morisot è presente alla mostra di palazzo Montani Leoni con tre opere provenienti da collezioni francesi e irlandesi ed esposte recentemente alla Gam di Torino. Edgar Degas, conosciuto come il pittore delle ballerine, è presente in mostra con due sculture e due incisioni concesse in prestito dalla Gnam di Roma. Nelle sale successive sono presentate le opere degli Italiens, De Nittis, Zandomeneghi, Boldini, Corcos (tra i prestatori, il Museo civico Giovanni Fattori di Livorno, Fondazioni Sicilia e Padova e Rovigo) e Medardo Rosso (dal Mart di Trento e Rovereto).
Un'ampia sezione è dedicata ai Macchiaioli. Tra i rappresentanti più noti, Fattori, Lega, Signorini e Banti, ai quali i curatori della mostra hanno dato ampio spazio soprattutto con opere rappresentative della loro esperienza francese. La forte tempra artistica di questi ultimi artisti avrà poi un notevole ascendente sulla nuova generazione dei pittori toscani che, formatisi a fianco dei Macchiaioli, si segnalerà alle mostre a cavallo degli anni Settanta e Ottanta.
Francesco e Luigi Gioli, sono rappresentanti autorevoli di questa corrente tardo macchiaiola presenti in mostra con opere provenienti dalle collezioni artistiche delle Fondazioni Cariplo e Firenze.
La mostra di palazzo Montani Leoni culmina con una sezione tutta contemporanea, un originale "omaggio all'Impressionismo" offerto da Mario Schifano e Tano Festa, artisti contemporanei, le cui tele celebrano la fortuna di questa grande innovazione pittorica. Un video messo a disposizione dalle Teche della Rai completa il percorso espositivo. (ANSA).