Madruzzo, orso rovista tra i rifiuti di casa, la Provincia: «I cittadini collaborino»
Dopo l’attacco della Lav, il Servizio faunistico spiega: «Già installate 8 isole ecologiche semi-interrate, altre arriveranno a breve»
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Approvata oggi la delibera che introduce anche alcune novità per la scuola primaria: è prevista la possibilità, in via sperimentale e facoltativa, di ampliare l’orario scolastico trasformando fino a due ore opzionali in curricolari
Il salto c’è stato dal 2019 in poi: i dati fanno riferimento al 2023 (Ispat). Cresce la digitalizzazione e cresce anche il profitto: dal rapporto emerge come i due siano proporzionali
In provincia l’aspettativa di vita alla nascita è pari a 84,6 anni. Siamo sotto, invece, per numero di medici
La Cgil annuncia la protesta per sbloccare le trattative e “chiama” la Provincia
Gli ospedali di Trento e Rovereto, così come quelli di Vienna e Innsbruck, sono pieni di feriti trentini. L’autunno è alle porte e il raccolto è stato magro. L’illusione di una guerra rapida si è infranta contro una dura realtà. In Galizia la guerra va male, mentre i giornali esaltano l’eroismo dei soldati.
Il Trentino festeggia il nuovo papa, Benedetto XV, ma le prime pagine dei giornali sono monopolizzate dalle notizie della guerra. I trentini cominciano a conoscere nomi che in futuro segneranno la storia di molti soldati, come la Galizia. Dal fronte arrivano le testimonianze dei combattenti, ma soprattutto i morti e i feriti, che affollano i treni in arrivo alla stazione di Trento.
Le armate si muovono rapide in tutta Europa. Gran parte dei soldati mobilitati in Trentino sono inviati ai piedi dei Carpazi, subito rinominati "monti Scarpazi", sul fronte orientale. Pochi dei circa 60mila trentini arruolati combatteranno contro le truppe italiane. I loro diretti avversari furono i russi. Più che sul Carso morirono nelle pianure orientali.
Cesare Battisti ha fatto la sua scelta e da Trento ha scritto al re Vittorio Emanuele, che pure non amava: un appello per liberare «un popolo gemente sotto tristissimo triplice giogo». Il sentimento di italianità, scrive Battisti, è «sangue del sangue di tutto il popolo». È, per Battisti, il definitivo addio alla pace e all’antimilitarismo. Intanto l’Europa precipita nell’incubo di un conflitto globale.
L’Europa piomba nel turbine della guerra. Che diventa anche guerra di informazione. Le pagine del giornale “Il Trentino” vengono affisse agli angoli delle strade. I bollettini entusiastici si susseguono. La dichiarazione di neutralità italiana viene accolta con amarezza in Austria.