Salame Felino, fatturato cresce del 16% negli ultimi 5 anni



(ANSA) - ROMA, 09 APR - Trend in positivo per il consorzio di tutela del Salame Felino Igp che ha chiuso il 2024 con un fatturato al consumo da 89 milioni di euro, in crescita del 16% negli ultimi 5 anni, e una quota export raddoppiata rispetto al 2023. Lo comunica l'organismo di tutela che racchiude 13 aziende produttrici del salume di Parma e raggruppa circa 500 addetti tra lavoratori diretti e legati all'indotto. Nel 2024 i valori produttivi del Salame Felino Igp sono rimasti in linea - informa una nota - con l'anno precedente: a fronte di 5,3 milioni di chilogrammi di carne lavorata, 3,5 sono stati destinati al prodotto certificato, numeri che hanno portato il valore alla produzione a 46 milioni di euro. Sul fatturato al consumo, il Consorzio è passato dai 75 milioni del 2019 agli attuali 89. La performance economica - spiegano dal consorzio di tutela - è stata determinata in particolare da due fattori principali: l'ottima tenuta del preaffettato, che dai 526mila chilogrammi destinati di 5 anni fa è arrivato ora a quota 573mila chili e la crescita dell'export, passato dal 2,5% del 2023 all'attuale 5%. E' segnalato che il consorzio ha aggiornato il proprio disciplinare, la modifica principale riguarda il peso dei suini: non è più previsto il peso medio vivo, che era di 160 chilogrammi con 10% in più o in meno di tolleranza, quanto invece quello della singola carcassa, ora compreso tra 110,1 e 190 chili, rilevato al momento della macellazione. "Il 2024 - commenta Umberto Boschi, presidente del consorzio di tutela del Salame Felino Igp - è stato un anno tutto sommato positivo in mercato schizofrenico per quanto riguarda il costo della materia prima, che ha purtroppo confermato i picchi del 2023. E il trend non è destinato a migliorare, considerando che nel periodo di alta richiesta, ovvero dopo l'estate, sappiamo già di dover fronteggiare un calo dei suini disponibili che non aiuterà il mercato". (ANSA).
   









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