Calcio

Trento da ammettere in Eccellenza: chiederà i danni a Coni e Figc

Sentenza del Tar sulla stagione 2015/2016: la deroga al Mezzocorona non andava concessa



TRENTO. Il Tar del Lazio dà ragione a Mauro Giacca e al Trento. E condanna Conci, Lnd, Figc e Ac Mezzocorona. Il ricorso presentato dalla società di via Sanseverino verso la decisione assunta il 3 settembre 2017 dal Collegio di Garanzia per lo Sport del Coni è stato accolto in toto. In poche parole: l’ammissione al campionato d'Eccellenza, stagione 2015 - 2016, dell’Ac Mezzocorona, e di conseguenza la mancata riammissione del Trento al massimo torneo a carattere regionale, è frutto di un errore perpetrato prima dal Comitato Provinciale Autononomo della Figc di Trento e, in secondo istanza, da parte del Collegio di Garanzia per lo Sport del Coni.

I fatti risalgono all’estate di due anni fa: l’amministrazione del Comune di Mezzocorona decise di negare l’utilizzo dell’impianto di via Santa Maria alla società rotaliana che, di conseguenza, non disponeva di un terreno di gioco. Ebbene la Figc trentina concesse la deroga al sodalizio gialloverde, esplicitando che il «Presidente Pellizzari dichiara di aver interpellato sia il consulente giudirico della Lnd, dottor Raffaele Cipollone, sia il segretario della Lnd medesima, dottor Massimo Ciaccolini i quali si sono pronunciati inequivocabilmente per la concessione della citata deroga; analogo parere ha espresso il Presidente della Figc Carlo Tavecchio interpellato dalla consigliera per il Calcio Femminile Ida Micheletti».

Dopo il ripescaggio in serie D del Dro, e conseguente ripescaggio del Calciochiese (prima società avente diritto) in Eccellenza, il Trento avrebbe avuto diritto a subentrare all’Ac Mezzocorona nel massimo torneo regionale, visto che la società rotaliana non era in possesso dei requisiti per l’ammissione alla categoria. Di qui ecco il ricorso presentato dal club di via Sanseverino, con la richiesta di annullare la deroga, ma il Collegio di Garanzia per lo Sport del Coni decise che «l’iter logico del Comitato Provinciale appare esente da vizi tenuto conto che sono indicate le ragioni che giustificano l’accoglimento dell'istanza». In sostanza: la deroga non doveva essere concessa (non sussistevano i «gravi» o «eccezionali» motivi per permettere al Mezzocorona di spostare la sede di gioco) e il Collegio di Garanzia avrebbe dovuto accogliere il ricorso presentato dall’Ac Trento. La sentenza si chiude così: «Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe lo accoglie e, per l’effetto, annulla gli atti impugnati. condanna il Coni, la Lnd, la Figc e l’Ac Mezzocorona srl alla rifusione in favore della ricorrente delle spese di lite, che si liquidano in complessivi 1.500 euro oltre accessori di legge a carico di ciascuna di dette parti».

E non è finita perché, a questo punto, l’Ac Trento andrà sino in fondo: la società è infatti pronta a chiedere un cospicuo risarcimento sia al Coni che alla Figc.

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