Tra 4 ori brilla la stella  di Nadia Battocletti 

La Festa dell’endurance. La nonesa nei 5.000 conquista il successo nelle categorie assoluti e under 23. Vittorie anche per Pietro Pellegrini e Katia Pattis (junior) e Linda Palumbo (promesse)


Paolo Trentini


Modena. Nadia Battocletti e tanto altro. Alla Festa dell'endurance di Modena, nuova denominazione dei campionati italiani di mezzofondo spostati al fine settimana appena trascorso per non affollare troppo i campionati italiani su pista, il Trentino Alto Adige si conferma terra di mezzofondisti.

I titoli nazionali ottenuti dagli atleti regionali sono quattro – la stessa Battocletti, Pietro Pellegrini, Linda Palumbo e Katja Pattis – corredati da ben sette piazzamenti sul podio. Un bottino più che soddisfacente e un futuro assicurato. Perché le vittorie, così come molte delle posizioni a ridosso dei primi, sono arrivate da under 23 e ora non possono che migliorare quanto fatto.

La stella nonesa

La migliore è stata la nonesa Nadia Battocletti, che ieri nei 5.000 ha imposto il suo ritmo per tutti i 12 giri e mezzo di gara con le avversarie via via sempre più distanti. Per lei titolo under 23 e assoluto come nel 2018, e se non è stato titolo anche lo scorso anno è perché a fine luglio si era presa una meritatissima pausa dopo la maturità e il secondo posto ai 5.000 di Boras negli europei under 20. Il suo tempo è 15'46”26, 23 secondi in meno del precedente personale fatto proprio in Svezia (16'09”39) che la pone al terzo posto all time under 23 in Italia. Ma proprio perché arrivato dopo una gara solitaria può essere ancora ulteriormente migliorato come lei stessa ha ammesso: «Felice di questo personale però sicuramente valgo qualcosa in meno. Peccato sia stata una stagione così breve, ma adesso penso al 2021». Quella di ieri è stata la sua seconda gara su pista in una stagione improntata sugli eurocross di Dublino, poi cancellati.

Giovani rampanti

Le prime due maglie tricolore del weekend sono arrivate sabato nelle siepi e le hanno indossate la junior Katja Pattis e la “promessa” Linda Palumbo.

L'altoatesina di Tires ha dovuto lottare fino alla fine per avere la meglio di Maddalena Pizzamano. In testa all'ultimo giro si è vista superare dal cambio di ritmo della toscana che l'ha superata ai meno 300, l’altoatesina non è però stata d'accordo e nel tratto conclusivo ha sfoderato doti da finisseur per aggiudicarsi la gara in 10'51”79, anche per lei nuovo primato personale.

Per la trentina, invece una gara “tranquilla” nel senso che non ha faticato per mettersi dietro le avversarie e conquistare il secondo titolo consecutivo under 23 in 10'30”46. Un po' più di fatica lo ha fatto per tenere il ritmo delle assolute (quinto posto per lei) tra le quali c'era anche la roveretana Isabel Mattuzzi, terza in 10'09”09 a una decina di secondi dalla vincitrice Martina Merlo e qualche passo da Silvia Oggioni, seconda.

Oro cembrano

L'ultimo campione nazionale è stato Pietro Pellegrini. Lo junior di Palù di Giovo, secondo di un soffio nei 1500 di sabato (3'58”47), si è rifatto ieri nei 3000 piani. Davanti a tutti a mezza tornata dal traguardo, ha sgretolato il proprio personale (quasi trenta secondi, 8'32”44) e distanziato tanto Marco Ranucci quanto Giancarlo Roselli più quotati alla vigilia.

Gli altri piazzamenti

Si porta a casa due secondi posti incoraggianti lo junior chiesano Massiliano Berti. Nei 5.000 (14'36”58) lo ferma solo l'asso della corsa in montagna Alain Cavagna, nelle siepi conclude in 9'02”80 ma deve arrendersi in volata al toscano Azziz Abderrazzak. Siepi che hanno regalato due piazze d'onore e primato personale anche agli allievi Simone Valduga (5'57”97) e all'azzurrina di corsa in montagna Lisa Kerschbaumer (7'01”47). Gli ultimi due podi del fine settimana emiliano provengono dalla marcia (per tutti 10km) dove Vittoria Giordani è seconda nelle under 23 (decima assoluta) così come l'allieva Sara Buglisi.

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