Tormentone bob per Milano-Cortina, scelta entro gennaio
Tra Cesana e il Veneto si propongono anche gli Stati Uniti
MILANO. Entro gennaio 2024 dovrà essere presa una decisione sulla pista da bob per le Olimpiadi di Milano-Cortina, ma una prima valutazione della Fondazione sarà effettuata in una riunione del prossimo 19 dicembre. Sta diventando un vero tormentone quello dello sliding centre che dovrà ospitare le gare di bob, slittino e skeleton ai Giochi invernali 2026. Oggi si è riunita a Milano l'assemblea degli enti membri del comitato organizzatore che ha fissato appunto la fine del prossimo mese come "scadenza ultima e non procrastinabile" per arrivare a una soluzione. All'ordine del giorno le relazioni di Simico sull'impianto di Cesana Torinese, opzione rilanciata con forza negli ultimi mesi dal Piemonte, e sulla nuova proposta di "mantenere viva la progettualità su Cortina".
Allo studio c'è un progetto light per la regina delle Dolomiti, magari con una riduzione dei parcheggi inizialmente previsti, per realizzare un impianto ridotto e dall'impatto economico contenuto. L'ipotesi Cortina è stata rilanciata ieri anche dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, con il Mit che si farà carico di una proposta che "non costerà un centesimo in più agli italiani", tutelando anche le ragioni del Veneto. Nessuna compensazione, però, per il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Il ritorno in campo di Cortina "non è un colpo di scena", semmai "un'opzione che si deve assolutamente valutare". Ma finché "non vediamo i dossier - ha aggiunto Fontana - è difficile esprimere i giudizi". Le relazioni dovrebbero arrivare entro una settimana, così da poter permettere ai soci di analizzarle e ritrovarsi poi in una riunione il 19 dicembre. Il Cio ha espresso soddisfazione "per il lavoro fatto fino a oggi" ma sulla pista da bob la preferenza, come ha spiegato il presidente del Comitato internazionale, Thomas Bach, sarebbe quella di andare "in un centro già esistente e pienamente funzionante fuori dall'Italia". Le opzioni in tal senso non mancano: oltre alla Germania che ha tre proposte, all'Austria con Innsbruck e alla Svizzera con St.Moritz, ha fatto pervenire la documentazione necessaria anche il comitato olimpico nazionale degli Stati Uniti con Salt Lake City che è stata indicata insieme alla Francia come 'preferred host' per i Giochi del 2030 e del 2034.
"Saremmo felici se fosse l'Italia" ad ospitare la pista, "sennò - ha commentato il presidente del Coni, Giovanni Malagò - ovviamente dovremmo organizzarci all'estero". Ad ogni modo "non mi pentirò di mai di aver fatto questa cosa bellissima delle Olimpiadi - ha proseguito - e confermo che saranno le migliori di sempre. Certo è un calvario e nel calvario ovviamente ci sono tante cose complicate". Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, preferisce "non mettere il becco" nella questione, ma "qualunque sarà la soluzione che verrà trovata - ha assicurato - io poi la supporterò". Eccetto l'ipotesi americana che "mi sembra una follia" e che "sinceramente non ho mai sentito sui tavoli di discussione". "Ci rivedremo nei prossimi giorni e scioglieremo i nodi - ha concluso il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi -, ci saranno valutazioni di carattere tecnico-economico e metteremo in condizione la Fondazione con un indirizzo che sarà chiaro: sono più che fiducioso".