Sosta “benedetta” per la squadra di mister Vitali 

La formazione gialloblù deve ritrovare la carica agonistica Importanti le prime due gare del 2019 in chiave salvezza 



TRENTO. Per fortuna che è arrivata la sosta: il Levico Terme ha assoluto bisogno di ricaricare le batterie, sgombrare la testa dai pensieri negativi dell’ultimo mese e mezzo e di qualche giocatore perché la rosa gialloblù è ora ridotta all’osso.

Nel corso del mercato di dicembre l’organico è stato ridimensionato in maniera piuttosto evidente: a fronte di ben sei partenze (se ne sono andati Cafagno, Masia, Di Benedetto, Nardelli, Equizi, Stark), sino ad ora sono arrivati solamente Fabio Bertoldi, il cui inserimento si sta dimostrando meno semplice rispetto al prestito, e Andrea Pregnolato. Considerato che Roberto Esposito è ai box da alcune settimane per un serio problema muscolare, in questo momento le scelte che il tecnico Andrea Vitali può operare sono obbligate. Basti pensare che sabato, in occasione della sfida contro l’Adriese, l’allenatore termale ha dovuto anche fare i conti con la squalifica di Salvaterra e l’indisponibilità di capitan Castellan, uscito malconcio dalla sfida contro l’Union Feltre e in panchina solamente per fare “numero”.

Di cosa ha bisogno il Levico Terme? Il calo di rendimento di Acka, sempre impiegato in tutte e diciassette le gare e uomo “chiave” per la manovra gialloblù, ha messo in evidenza l’assenza di un regista. Luca Bertoldi agisce davanti alla difesa ma è un mediano soprattutto di rottura, Cariello è giocatore adattabile con caratteristiche ben diverse (lo scorso anno a Ciserano veniva impiegato addirittura come trequartista) e Pellielo ha buoni margini di miglioramento, ma resta un classe 2000 alla prima esperienza in categoria. Dunque un playmaker sarebbe assai gradito da Vitali che in questa prima parte di stagione ha cercato di trovare la quadratura del cerchio, alternando diversi moduli. Poi servirebbe un’alternativa under (un classe ’99 o un classe 2000) per le due posizioni di terzino: Demian non ha perso una partita sino a questo momento ed è sicuramente all’altezza della situazione, ma in questo momento Vitali ha a disposizione tre esterni bassi con Guatieri che, di fatto, non può essere considerato under, essendo l’ex Imolese un classe ’98 al pari del portiere (intoccabile: è certamente la nota più positiva dell’intero girone d’andata) Bryan Costa.

La posizione del tecnico è salda? Per il momento sì, ma decisive per le sorti dell’allenatore arrivato in estate sulla panchina gialloblù saranno le prime due gare del 2019, che opporranno il Levico Terme prima al Sandonà e poi alla Clodiense Chioggia, due dirette rivali nella corsa verso la salvezza. Vitali, per ora, ha la fiducia della società, alla luce anche della buona prestazione fornita contro l’Adriese, ma la situazione in classifica non consente ulteriori passi falsi. Il ritorno di Fabio Bertoldi ha aperto altri scenari dal punto di vista tattico, ma sarà fondamentale trovare il giusto equilibrio con Aquaro, le cui caratteristiche sono molto simili rispetto all’attaccante di Salorno. A Vitali il compito di farli convivere e trovare la soluzione per un 2019 diverso.













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