sci alpino

Sofia Goggia alza al cielo la quarta coppa del mondo di discesa, Shiffrin epica: regina assoluta per la quinta volta

La norvegese Lie vince a Kvitfjell, l’azzurra è seconda: sua la sfera di cristallo (foto Ansa)



KVITFJELL (NORVEGIA). "Sono serena, felice e contenta. Obiettivo raggiunto!". Dice una raggiante Sofia Goggia, mostrando a tutti la propria mano destra con quattro dita alzate al cielo dopo la conquista della quarta Coppa del mondo di discesa, vera 'speed queen' dello sci, come dice di lei tutto il circo bianco. E' stata veramente una grande giornata di sole e di gloria, quella della discesa a Kvitfijell (Norvegia), che ha visto anche la campionessa Usa Mikaela Shiffrin, ormai una leggenda vivente dello sci con un record di 85 vittorie, vincere la quinta Coppa del mondo di sci alpino.

Sulle fredde e veloci nevi scandinave, dopo un buon abbassamento della temperatura, anche la matematica si è piegata alla realtà agonistica, consacrando due atlete che in pista avevano già stupito il mondo. Sofia, in realtà, avrebbe potuto anche non gareggiare, perché l'unica potenziale rivale, la slovena Ilka Stuhec, scesa prima di lei, era finita lontana, rendendo così irrecuperabile il divario che accusava con l'azzurra nella penultima discesa della stagione.

Shiffrin ha invece dovuto aspettare la gara della svizzera Lara Gut-Behrami, l'unica che poteva almeno teoricamente tenerle testa e che, però, le è finita dietro, consegnandole così - con ben sette gare d'anticipo sulla fine della stagione - la quinta Coppa del mondo. Adesso Mikaela - che in classifica generale ha l'enorme bottino di 1.792 punti, contro i 996 di Gut-Behrami - manca solo una vittoria in coppa che, c'è da giurarci, arriverà presto, per eguagliare il record assoluto di 86 successi di Ingemar Stenmark.

A Kvitfjell si è registrato così il primo successo in carriera della norvegese Kajsa Lie che, a 24 anni, ha vinto in 1'43"36. Ma seconda in 1'32"65 si è classificata proprio la Goggia che - alla sua maniera, e malgrado la coppa già vinta - non è certo scesa al risparmio, lottando curva dopo curva e pur lamentando una partenza non perfetta che l'ha probabilmente privata della 23/a vittoria in carriera. Terza la svizzera Corinne Suter in 1'32"77. Per Sofia - con cinque vittorie e due secondi posti su sette discese disputate - è una vera incoronazione, soprattutto se si si pensa alla mirabolante prestazione di St.Moritz a dicembre: mano fratturata in gara, arrivando comunque seconda, immediata trasferta a Milano con intervento chirurgico e rientro in Svizzera nella notte per vincere poi l'indomani.

In questa discesa norvegese per l'Italia ci sono stati poi il 7/o posto di Federica Brignone in 1'33"21, il 13/o di Elena Curtoni in 1'33"49, il 15/o di Laura Pirovano in 1'33"63. Poco più indietro Nicol Delago 26/a in 1'34"39 e sua sorella Nadia 33/a in 1'34"98, mentre non ha gareggiato Roberta Melesi.

Per lei l'unica delusione in questa strepitosa stagione è stata la sfortunatissima inforcata nella discesa dei Mondiali. Ma questa quarta Coppa del mondo, e la consapevolezza assoluta di essere comunque la più grande velocista del momento, l'hanno sicuramente ripagata.

Domani si chiude la trasferta norvegese di Kvitfjell con un SuperG e con Elena Curtoni con il pettorale rosso della leader e in corsa per vincere la coppa di specialità. Sarà però lotta durissima, visto che si tratta del penultimo SuperG stagionale e Curtoni ha 310 punti, ma Gut-Behrami la tallona con 302; poi ci sono la norvegese Ragnhild Mowinckel con 290 e l'austriaca Cornelia Huetter con 289. Ma in corsa c'è pure l'altra azzurra Federica Brignone con 278. Dunque, tutto è ancora possibile.













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